HERAKLEIDES (῾Ηρακλείδης)
G. A. Mansuelli
7°. - Architetto greco (egiziano?) attivo all'età di Traiano in Egitto e a Roma. Secondo l'iscrizione C.I.G., 4713 d = I.G.R.R.P., i, 1260, eseguì un'opera nella [...] . G., xiv, 2421, 2 = I.G.R.R.P., I, 530) incisa sotto una colonna, ora perduta, menziona un'altra opera sua eseguita sotto un Lupo, prefetto d'Egitto, che non si sa precisamente quale sia.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. Gr. Künstler, Stoccarda 1889, II, 357 ...
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SPOUDIAS ([Σπ]ουδίας)
P. Moreno
Scultore ateniese del IV sec. a. C.
Il nome è ricavato dall'integrazione della firma su di una base di statua all'Asklepieion di Epidauro (Kavvadias). La base sosteneva [...] a Demaratos figlio di Aristerinos, corinzio. I caratteri epigrafici suggeriscono una datazione nell'ambito del Εζθμερις Αρχαιολοηικθ, III, 1884, p. 28 s., n. 74; E. Loewy, I. G. B., 135 d; I. G., IV, 1208; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] nel Tibet; spille a farfalla e bocchini d’oro e d’argento tra i Lolo, i Miao e gli Shan ecc. In Africa notevoli sono i gioielli abissini in filigrana d’argento dorato e i pesi per la polvere d’oro degli Ascianti e dei Baulè, con rappresentazioni ...
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Pittore (Venezia 1791 - Milano 1882). Allievo di D. Maggiotto dal 1804 al 1808, frequentò l'Accademia di Venezia, per poi completare i suoi studî a Roma (1809-16) dove, protetto e consigliato da A. Canova, [...] tese a fondere i canoni classici con il colorismo di tradizione veneta (Laocoonte, 1812, Milano, pinacoteca di Brera; Rinaldo pinacoteca di Brera; M. Juva Branca, 1851, Milano, Galleria d'arte moderna; La principessa di S. Antimo, Napoli, Museo ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai [...] daziarie, anch’esse talora non prive di carattere e pregio d’arte.
Storia
Alla fine del Medioevo, in varie città p., analogamente è chiamata tensione di p. la differenza di potenziale tra i due morsetti della p. stessa. Una rete con una sola p. è ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] Vita e opere
La sua formazione avvenne probabilmente a Verona, città d'origine della madre dove alla fine del Trecento molti Pisani si Gonzaga, Vittorino da Feltre, Alfonso d'Aragona Iñigo d'Àvalos. Tra i numerosi e bellissimi disegni, si ricordano ...
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Pittore (Cento 1591 - Bologna 1666). Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del barocco, la sua abilità tecnica e l'originalità del tocco ebbero notevole influsso sull'evoluzione [...] Tra le sue opere più significative si ricordano il S. Guglielmo d'Aquitania (1620, pinac. di Bologna) e il Cristo che nel 1616 attraverso lo Scarsellino ebbe un primo contatto con i modi pittorici veneziani, che ebbe poi occasione di sviluppare ...
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Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti [...] L. fu anche in Francia (1461-66), dove fra i primi diffuse il gusto rinascimentale italiano.
Vita e attività
La sua duomo, cappella di S. Lazzaro) e ad Avignone, per Renato d'Angiò, un dossale d'altare con l'Andata al Calvario (1479-81, S. Didier), ...
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Nome con cui è noto l'architetto e ingegnere militare Antonio Giamberti (Firenze 1453 o 1455 circa - ivi 1534). Fratello minore di Giuliano, con cui spesso collaborò, tra i suoi primi lavori autonomi spiccano [...] Vecchia di Livorno (1505-15). A Firenze, in collaborazione con Baccio d'Agnolo, eseguì la Loggia de' Servi (1517-29), rivelando, oltre e religiosa realizzando (seppur non documentati con certezza) i palazzi Nobili-Tarugi, Del Monte Contucci e Cervini ...
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Architetto e trattatista (Verona 1433 circa - Roma 1515), appartenente all'ordine dei domenicani. A Napoli (1489-95) fu architetto del duca di Calabria e di re Alfonso II, lavorò alla costruzione di Poggio [...] lavorò al castello di Gaillon, ora distrutto. Diede poi (1506-09) i piani di fortificazione per Treviso e Padova, e a Venezia progettò il di fra G.") a Verona (1476-88), eseguita da D. Banda. Raccolse una importantissima silloge di epigrafi e curò ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...