Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, [...] ). A Napoli, dove il C. è documentato al servizio di Carlo d'Angiò nel 1308, forse sono di sua mano alcune parti dell'Albero di angelo (1321; distrutti dall'incendio del 1823 furono anche i mosaici e gli affreschi che molto tempo prima, dopo il 1270 ...
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Scultore e architetto (n. 1150 circa - m. 1230 circa). Di formazione probabilmente provenzale, la sua arte ha costituito un significativo nodo di passaggio fra la cultura romanica e quella gotica e un [...] illustre.
Vita e opere
Originario probabilmente della Valle d'Intelvi, fu prevalentemente attivo a Parma. L'altorilievo firmato e datato 1178) è la sua prima opera nota: i tratti stilistici fanno presupporre una sua formazione provenzale. Per il ...
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Scultore e designer italiano (Novara 1932 - Milano 2020). Formatosi all'Accademia di Brera si è interessato a problemi relativi alla psicologia della visione e alla programmazione nel campo delle ricerche [...] di carte, draghi e struzzi in cattedra (2008). Tra i prodotti si ricordano: le pentole Copernico (1989) e le (2001) per Driade, per il quale ha ricevuto il suo quarto Compasso d'oro. Tra le mostre dedicate alla sua produzione si ricorda Enzo Mari: l ...
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Architetto (Napoli 1700 - Caserta 1773), figlio di Gaspard van Wittel (v.), fu uno dei più grandi architetti italiani tra il barocco e il classicismo, cercando di adattare i modi francesi al gusto italiano. [...] presto per darsi all'architettura. Studiò per suo conto i monumenti romani, Vitruvio, i trattatisti del Cinquecento. A Roma, con N. Salvi come elemento di una intera sistemazione paesistica, d'impronta severamente classica, pur con qualche ricordo ...
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Storico e critico d'arte (Butremanz, presso Vilna, 1865 - Settignano, Firenze, 1959), di famiglia ebrea lituana (che emigrando nel 1875 a Boston mutò il suo cognome originario Valvrojenski in quello di [...] , 2a ediz. riveduta, 1952; traduz. ital., 1954) sono opere fondamentali nel campo della critica d'arte, ad esse si accompagnano numerosi altri saggi, tra i quali citiamo: A Sienese painter of the Franciscan legend (1909); Three essays in method (1926 ...
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Pittore italiano (Bologna 1890 - ivi 1964). Studiò all'accademia di Bologna, dove poi fu professore di incisione (1930-56); cominciò a dipingere nel 1911 e a esporre nel 1914. L'estrema coerenza e il costante [...] del suo stile (Paesaggio, 1963, Bologna, Museo Morandi). Non meno importante dell'opera di pittore è quella d'incisore, che ne riprende i temi con tecnica originale e raffinatezza. Ottenne, in Italia e all'estero, premî e riconoscimenti ufficiali. Il ...
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Del Débbio, Enrico. - Architetto italiano (Carrara 1891 - Roma 1973). Attivo a Roma, elaborò (1928-33) il primo progetto urbanistico del Foro Mussolini (ora Foro Italico), per il quale realizzò anche alcuni [...] sport. Ai margini del Foro Italico e nelle sue vicinanze il D. realizzò altre opere che testimoniano il continuo interesse per la tenesse conto degli apporti della cultura contemporanea: in particolare i progetti per la foresteria Sud (1930) e per la ...
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Pittore e scultore (Rosario, Santa Fé, 1899 - Comabbio 1968). A Milano frequentò l'Accademia di Brera e fu in contatto con il gruppo di artisti gravitanti intorno alla galleria del Milione, dove, nel 1931, [...] spaziale, 1954, Galleria nazionale d'arte moderna, Roma) mentre nel 1958 appaiono i tagli nella tela (Attese, Nature. Seguirono cicli di opere quali La fine di Dio (1963) e i Teatrini (1964) presentate in numerose mostre in Italia e all'estero. All ...
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Pittore italiano (Torino 1871 - Roma 1958). Si formò a Torino e a Roma, dove si trasferì nel 1893, in un ambito culturale partecipe del socialismo umanitario e del positivismo scientifico, affrontando [...] . Artista maturo e affermato, nel 1910 firmò, con i suoi allievi Boccioni e Severini, il Manifesto dei pittori , 1912, Buffalo, Albright-Knox Gal., alle serie sulla "velocità d'automobile", sul "volo di rondine", ecc.) e sulle "compenetrazioni ...
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Pittore francese (Balagny, Oise, 1896 - Parigi 1987). Subì l'influsso dapprima dei cubisti, specialmente di J. Gris, e fece parte del gruppo surrealista dal 1924 (data a cui risale il quadro Les quatre [...] in Francia, dal 1937 fu nuovamente in stretto contatto con i surrealisti. Questa seconda fase surrealista durò fino al 1947. la sua presenza fu molto importante per la giovane pittura americana d'avanguardia. Nel 1947 si stabilì a Aix-en-Provence. La ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...