SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] su esso l'imperatore compiva il sacrificio celeste al solstizio d'inverno e d'estate. Tra i più venerati santuarî della Cina è la indi fu considerata tale anche la casa del profeta in Medina e proprio da essa derivò questo tipo di costruzione tanto ...
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SENUSSI
Carlo Alfonso Nallino
Vocabolo usato abitualmente per designare: a) i discendenti del fondatore della confraternita religiosa e dello stato senussita; b) gli affiliati alla confraternita suddetta [...] delle varie tribù Ḥarb comprese fra la Mecca e Medina, ch'egli condusse all'osservanza delle pratiche religiose e accrescendo di molto il numero delle zāwiye anche nel Ḥigiāz. La necessità d'una sede più centrale e la brama di scostarsi sempre più da ...
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TALLEYRAND-PÉRIGORD, Charles-Maurice, principe di
Walter Maturi
Diplomatico e uomo politico, nato il 2 febbraio 1754 a Parigi, ivi morto il 17 maggio 1838. Nei suoi Mémoires, T. si compiacque mostrarsi [...] 25 marzo 1802). A T. non restava altro che la parte d'un intelligentissimo interprete dei voleri del capo, ma in essa mostrava in una lettera all'imperatore la vittoria di Bessières a Medina del Río Seco con quella di Berwick ad Almanza. Vista ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] i villaggi dove era vissuto sino allora e a riparare nel 1158 eg., 1745 d. C., a ad-Dir‛iyyah (a nord-ovest di ar-Riyāḍ), il il suo incarico in sette anni: iniziata nel 1811, liberò Medina nel 1812 e la Mecca nel 1813 e raggiunse completamente il suo ...
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NEǴD (o naed; A. T., 91)
Giuseppe STEFANINI
Carlo Alfonso NALLINO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Regione naturale dell'Arabia, con carattere di altipiano (e tale appunto è il significato di naǵd in arabo), [...] della provincia d'al-Qaṣīm ai confini dell'emirato d'al-Kuweit e al Golfo Persico; Ḥarb, nomadizzanti fra Medina e l' nel Neǵd, la cui supremazia, tra il sec. IV e il VI d. C., è forse in rapporto con le vicende dei regni dell'Arabia meridionale ...
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PARASSITOLOGIA
Adriano Mantovani
(XXVI, p. 308; App. II, II, p. 505)
Malattie parassitarie. - Con il termine ''malattie parassitarie'' si indicano quelle forme morbose che sono sostenute da agenti patogeni [...] paesi dov'è stata ricercata, grazie al miglioramento delle tecniche d'indagine. La trichinellosi, che si credeva dovuta a una da dracunculosi, forma sottocutanea dovuta al cosiddetto verme di Medina.
Per la leishmaniosi, varie forme sono presenti in ...
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PIZARRO, Francisco
Emilio Malesani
Famosissimo conquistador spagnolo della prima metà del sec. XVI, il cui nome è indissolubilmente legato al ricordo di una delle imprese più temerarie delle conquiste [...] Spagna Fernando P., il quale però non ebbe buona accoglienza e incolpato d'aver fatto uccidere arbitrariamente un governatore nominato dal re, fu imprigionato nella fortezza di Medina del Campo, dove rimase fino al 1560, superstite ai fratelli e alla ...
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ZOCCOLO
Luigi Crema
. Architettura. - È la parte inferiore di un edificio, bassa e sporgente in modo da costituire un appoggio sicuro alla costruzione e anche da dare a questa una più apparente stabilità. [...] allineati, o altro motivo (tempio di Hathor a Deir el-Medĭna, tempio di Iside a File).
Nelle costruzioni della Mesopotamia gli muri micenei erano poggiati su uno strato di blocchi uniti con malta d'argilla, che a Tirinto hanno fino a m. 1,10 di ...
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VERANDA
Ernesto LESCHIUTTA
Termine che significa galleria o colonnata coperta. In India si chiama varanda il portico architravato e aperto che cinge le costruzioni. Verso la fine del sec. XV questo [...] coperte e si chiudono con tendaggi o stuoie come in tanti esempî di Medina, Beirut, Cairo, Tunisi, Algeri, Fez, ecc.
I paesi e zone elevate. Sorsero così e si affermarono i primi sanatorî d'alta montagna con ampie verande di cura.
Le verande dei ...
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MAROCCO (Marrakech; ar. Marrākush; A. T., 112)
Augustin BERNARD
Mario SALFI
Nello PUCCIONI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Francesco BEGUINOT
Agostino GAIBI
Francesco TOMMASINI
Georges MARCAIS
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Città [...] Israeliti, 6379 Europei (di questi 5293 Francesi).
La medina o città indigena, nel centro della quale si trova pp. 107-270; 1927, pp. 117-171 e 287-345; G. Aimel, Le Palais d'El Bedi', in Archives berbères, III (1918), pp. 53-63; P. Champion, Rabat ...
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dragoncello
dragoncèllo s. m. [dim. di dragone]. – 1. Piccolo drago: viperette, serpentelli, dragoncelli (Chiabrera). 2. In zoologia: a. Altro nome della filaria di Medina, verme nematode, detto anche draconcello o dracunculo, che causa la...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...