«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato nè pur l’alfabeto». Storia della parola analfabeta (o analfabeto) in italianoRocco Luigi Nichil«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato [...] come anche gli analfabeti “sono dotati d’una intelligenza e d’una sagacia non inferiore a quella degli uomini istruiti”» (p. con -ismo), in riferimento alla ‘condizione di chi non sa né leggere né scrivere’» (p. 77).Non basta: il capitolo successivo è ...
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È incoraggiante constatare come anche in Italia cresca il numero di studi, di lavori divulgativi e di iniziative legati alla linguistica testuale: lungi dall’essere un campo esclusivamente specialistico, [...] nessi possano «essere ricostruibili per inferenza» (p. 85). Ne consegue, quale indicazione molto importante per i docenti, che ’infanzia e del primo ciclo d’istruzione Immagine: Manoscritto con le pagine aperte a ventaglio Crediti immagine: Polly, ...
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«Un poeta amodo mio». Qualche appunto sulle revisioni librettistiche di Ghislanzoni per Verdi Quella di librettista dell’Aida di Verdi è probabilmente l’immagine più nota di Antonio Ghislanzoni, [...] ritmo qualunque, e lo continuasse fino alla fine io non me ne lagnerei affatto» (Carteggio, I, 88), o quando, nella Incerta come «mercanzia d’utile», a quest’arte non andò meglio quale «mercanzia d’onore». Come Ghislanzoni ebbe a scrivere nel 1877: ...
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I muri sanno tante cose. Sanno, per esempio, che la comunicazione politica è il regno incontrastato del fai da te. E che, per questo, dovranno sottoporsi allo strazio di accogliere ciclicamente, sulle [...] si apre lo spazio enorme di chi non si riconosce né nell’una né nell’altra? Questo spazio si chiama Centro, e teoricamente elmo, ma non si può pretendere troppo. In mano a Pietro Fiocchi di Fratelli d’Italia, invece, avrei messo un proiettile. La sua ...
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La seconda vitaDopo i fasti degli anni Settanta, già verso la fine del decennio, il Banco del Mutuo Soccorso assume il nome semplificato di Banco, con una scelta poi seguita dalla Premiata Forneria Marconi [...] domenicaLo sguardo dolce e ridenteVestito d’angelo assassinoE poi quel trucco invadente ne andò, e Michele lì a salutare / e il treno se ne andò, e Michele lo volle davvero abbracciare / e il treno salutò, e a Michele non venne più niente da dire». A ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] del Korova Milkbar, luogo d’incontro della gang di teppisti, composto di tavoli a forma di donne nude, o all’indietro, dal dettaglio al globale, e l’immagine che ne deriva è iperbolica e perturbante, tutto si allontana in una rappresentazione ...
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Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] profitto, delle lettere di Stefano D’Arrigo a Cesare Zipelli, fil rouge che d’essi ricorda di avergli toccato l’orlo della veste e baciato la mano solo per assicurarsi che sotto quella variopinta e malinconica maschera non si nascondesse, Dio ce ne ...
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Ce la si riempie bene, la bocca, di parole inopportune. Di salvagenti che possano tenere a galla la coscienza mentre tutto si avvia inesorabilmente ad affondare il tempo di una foto, di un pezzo che possa [...] pure madre, del D’Annunzio che teme la morte e cerca di vivere indimenticabilmente. Di Ungaretti a figlio morto e qualche maniera, possono nascere i miracoli.Uno me ne è accaduto, uno tra i tanti, a furia di militare e piangere e ridere con i ...
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Poeta, narratore, critico letterario, metricista, filosofo, politologo, spietato attaccabrighe, prima scapigliato poi futurista pentito, feroce antidannunziano ma – come e forse più del Vate – sensualissimo [...] leggere, poiché almeno, coloro che vogliono intendersene, sappiano che non a tutti i letterati d’Italia fa soperchio l’albagia di questo diminuito Ovidio pescarese, né s’impongono le rinomee sgolate dai moretti interessati del seguito.[…] debbo ...
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Partiamo, nella nostra rassegna, da alcuni dati che ci aiutano a inquadrare il fenomeno della dedicazione nella botanica. Il motore di ricerca di un vocabolario esteso come il GRADIT di Tullio De Mauro [...] Dittamondo di Fazio degli Uberti (1345-67 circa), in cui se ne lodano i giovamenti alla vista e ai morsi velenosi; “L’erba euforbia limiteremo a pochi esempi illustrativi. Sono un effetto di dedicazione la begonia ‘pianta ornamentale d'appartamento ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...
Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, Maryland, USA)
Il riconoscimento specifico...
Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...