Figlia di contadini (Domrémy 1412 - Rouen 1431); analfabeta, a 13 anni cominciò a credersi visitata da messaggeri celesti (s. Michele, s. Caterina, s. Margherita) che la esortavano prima a pietà, e poi, [...] nel dramma Saint Joan (1923), ne fa la prima martire protestante e una bandiera dello spirito nazionale moderno. Altre opere su G. d'Arco furono scritte da J. Chapelain, nella Pucelle, ou la France délivrée (1656); da A. de Zamora, nella Doncella de ...
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Pittore e scrittore italiano (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936). Artista dalla pittura influenzata dall'espressionismo tedesco, come scrittore di racconti, prose di viaggio e ricordi V. si colloca tra [...] come a una sorta di rapsodia popolaresca dei "vàgeri", "gente d'onore e di rispetto", in verità il suo amore per il come i naturalisti, per studio di fedeltà al vero, ma come G. D'Annunzio usa fare con gli arcaismi, per ragioni di risalto verbale. ...
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Musicista italiano (Parma 1880 - Roma 1968). Si formò a Parma ed esordì nel 1908 con le musiche di scena per La nave di G. D'Annunzio. Fin dai primi anni di attività operò nella direzione di un rinnovamento [...] artisticamente la sua concezione nelle seguenti opere, di cui quasi sempre scrisse anche il testo poetico: Fedra (testo di G. D'Annunzio, 1915); Debora e Jaele (1922); Fra Gherardo (1928); Lo straniero (1930); Orseolo (1935); L'oro (1938-42); Vanna ...
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Pittore (Roma 1860 - ivi 1932). Formatosi all'Accademia di belle arti di Roma, esordì nell'orbita di M. Fortuny per poi volgersi, sotto l'influenza di F. P. Michetti, a un verismo d'accento umanitario [...] A. Sommaruga, per il Convito di A. de Bosis, per l'Isotta Guttadauro di G. D'Annunzio, che attestano il graduale passaggio a uno stile decorativo d'ascendenza liberty, caratterizzato da una maggiore minuziosità disegnativa. Nel 1889 vinse la medaglia ...
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Scrittore e giornalista (Paganica 1860 - Napoli 1917); fece gli studî di lettere a Roma, dove cominciò a collaborare al Capitan Fracassa con scritti di critica e polemica letteraria, legandosi di amicizia [...] con G. D'Annunzio, C. Pascarella, C. De Titta, G. Salvadori, e con Matilde Serao, che sposò nel 1885. Il meglio di quelle prose fu Le nostre cose in Africa, 1895; Itinerario verso i paesi d'Etiopia, 1895-96; Il cristiano errante, 1897, frutto anche ...
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Editore e giornalista (Milano 1857 - ivi 1941); iniziò a Cagliari la sua attività pubblicando La Farfalla (1876), periodico letterario d'intonazione popolare e anticlericale. Si trasferì poi a Milano, [...] in funzione della diffusione del libro, che egli si proponeva d'imporre con qualsiasi mezzo agli occhi del pubblico, annoverò le opere dei maggiori scrittori dell'epoca: G. Carducci, G. D'Annunzio, E. Panzacchi, L. Capuana, M. Serao, E. Scarfoglio, E ...
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Scultore (Torino 1858 - Milano 1928). A Milano, dove fu in contatto con l'ambiente della scapigliatura, frequentò l'accademia di Brera mostrando fin dai primi saggi la sua adesione al pittoricismo romantico [...] di T. Cremona, D. Ranzoni e G. D. Grandi. Fu poi a Parigi (1889-1914) dove strinse rapporti in particolare con É. Zola e A. Rodin. La sua ricerca, volta a esprimere in scultura una visione coloristica e luminosa d'impronta impressionista, rinunciò a ...
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Narratore bulgaro (Sražica, Tărnovo, 1902 - Sofia 1972). Tutta la sua vasta opera narrativa (Razkazi "Racconti", 1931; Vihruška "Turbine", 1938; Ptička od glina "L'uccello d'argilla", 1941) è animata da [...] ", 1949), Nakovalnja ili čuk. Razkazi i očerci za Georgi Dimitrov ("L'incudine o il martello. Racconti e saggi per G. D.", 1954), Junačni bălgari ("Bulgari prodi", 1959), Spomeni ("Ricordi", 1967). Del 1972 è Izbrani proizvedenija ("Opere scelte"). ...
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Scrittore ed editore (Trieste 1834 - Milano 1916), creatore dell'omonima casa editrice (1861) in Milano, per la quale si valse della collaborazione del fratello Giuseppe (Trieste 1838 - Milano 1904), che [...] gli si associò dal 1870. Editore di G. Verga, G. D'Annunzio, G. Deledda, L. Pirandello, E. De Amicis, ecc., creò varie collane, come L'Illustrazione italiana (dal 1873). Diretta dal 1916 al 1926 da G. Beltrami, la Treves si fuse poi con la Bestetti e ...
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Diplomatico e scrittore (Nizza 1848 - Parigi 1910), accademico di Francia (1888). Scrisse libri di viaggio (Voyages au pays du passé: Syrie, Palestine, Mont Athos, 1876; Souvenirs et visions, 1887) e romanzi [...] (Jean d'Agrève, 1898; Les Morts qui parlent, 1899; ecc.); ma la sua opera più importante è Le roman russe (1886). Oltre ai grandi narratori russi, presentò al pubblico francese i primi libri di G. D'Annunzio. ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...