Capitano spagnolo (Trujillo 1466 - Bologna 1530). Fu guerriero di grande valore; si segnalò contro i Mori, a Cefalonia e in Italia: a Cerignola (1503), contro Venezia (1508), a Pavia (1525). Le sue gesta [...] passarono alla storia circonfuse di leggenda e, come quelle di Baiardo, furono consegnate in una Breve suma de la vida y hechos de D. G. de Paredes. ...
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Pittore e bibliofilo (Londra 1849 - ivi 1919). Allievo di D. G. Rossetti, amico di J. Ruskin, fu soprattutto espertissimo conoscitore d'arte antica e collezionista appassionato di disegni, manoscritti, [...] miniature e libri rari. I disegni della sua collezione sono ora nella Pierpont Morgan library; i dipinti nella galleria di Dulwich ...
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Xilografo, operoso dal 1543 al 1558; appartiene al gruppo di xilografi veneziani che tradussero dipinti e disegni di Tiziano spesso in legni di amplissime proporzioni, come il famoso Passaggio del Mar [...] Rosso (1549), di cui però probabilmente il D. G. fu soltanto il secondo editore. ...
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Comico (n. Messina sec. 17º); celebre Pascariello e Capitano, fu dapprima al servizio del duca di Modena, poi entrò alla Comédie Italienne (1685), dove ottenne grande successo al fianco di D. G. Biancolelli; [...] fu un applaudito Scaramuccia dopo la morte di T. Fiorilli ...
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Poeta ungherese (Miskolc 1769 - Ungvár 1796). Per le sue idee liberali fu costretto ad abbandonare la carriera ecclesiastica. Fu il maggior rappresentante del sentimentalismo ungherese. Le sue poesie furono [...] pubblicate postume (D. G. versei, "Poesie di D. G.", 1813). ...
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Storico, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Partecipò alle Cinque giornate di Milano; repubblicano e federalista, dovette però cedere il campo ai moderati filo-piemontesi [...] pur non prendendo parte ai lavori parlamentari per non prestare giuramento.
Pensiero e opere
Scolaro e continuatore di G. D. Romagnosi, il C. iniziò il positivismo italiano, con un carattere prettamente sociale, rifacendosi soprattutto a C.-H. de ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] nel 1796 dall'amministrazione generale di Lombardia un concorso sul tema "Quale dei governi liberi meglio convenga alla felicità d'Italia", G. ottenne il premio con una memoria inviata da Piacenza (1797), in cui propugnava una repubblica unitaria e ...
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Filosofo e uomo politico (Milano 1811 - Roma 1876). Avvocato, si diede per vocazione agli studî filosofici, riconoscendo suo maestro G. D. Romagnosi e, idealmente, G. Vico, nonostante continue irrequietezze [...] (1851), egli espose la sua concezione attivistica della realtà per cui anche la storia d'Italia gli si configurava come un seguito di rivoluzioni (Histoire des révolutions d'Italie, 4 voll., 1856-58). La necessità, in sede politica, di tener conto ...
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Attrice italiana (Vigevano 1858 - Pittsburgh, Pennsylvania, 1924). Lavorò soprattutto per il teatro, imponendosi con un tipo di recitazione febbrile e di forte impatto emotivo e visivo, lontano dai consueti [...] , di H. Meilhac e L. Halévy (Frou-Frou), di E. Renan (L'Abbesse de Jouarre), di G. Verga, di G. Giacosa, di C. Goldoni, ecc. Sposò Teobaldo Checchi, suo compagno d'arte, ma dopo qualche anno di convivenza si separò da lui. Dal 1881 l'intima, serena ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] nella composizione dei Poemi conviviali (1904) l'invito a collaborare al Convito di A. De Bosis e le sollecitazioni di G. D'Annunzio. Dopo i tentativi giovanili (pubbl. da Maria nel vol. di Poesie varie, post., 1912, nuova ed. 1913), l'aspetto ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...