Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] una creazione artistica, deve essere modificata e resa unica dall'artista", deve rispecchiare un punto di vista. "Lo stile è l'opera d'arte", dice, e "lo stile vero è il risultato inconscio delle più profonde convinzioni e della qualità di un artista ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] forma autonoma, idea-forma, è stata stabilita relativamente tardi, nel Quattrocento, attraverso le opere e l'elaborazione teorica d'un architetto umanista come L.B. Alberti. La scenografia, al contrario, è per sua natura effimera, la sua durata è ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] dubbio quella dello spagnolo Luis Buñuel, che, in Un chien andalou (1929), diretto con Salvador Dalí, e L'âge d'or (1930), divenuto poi il manifesto del cinema surrealista, formulò, secondo modalità narrative originali e paradossali, una critica ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] va ricordato Sjöman, un regista provocatorio e ribelle, che suscitò grande scandalo per la violenza e l'erotismo di molte situazioni presenti nel suo film d'esordio, 491 (1964; 490+1=491), distribuito soltanto dopo pesanti tagli. Anche Jag är nyfiken ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] corale e violento dell'Est sullo sbandamento dei ventenni. Nel 1969 il serbo di Vojvodina, Ž. Žilnik, ottenne l'Orso d'oro a Berlino per Rani radovi (I primi lavori) il primo lungometraggio esplicitamente didattico-politico realizzato pensando a B ...
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Russia
Ornella Calvarese
Cinematografia
di Ornella Calvarese
Pochi mesi dopo la sua prima apparizione al Grand Café di Parigi, il cinema dei fratelli Lumière fece il suo ingresso nella capitale dell'Impero [...] come Michalkov, Vadim Ju. Abdrašitov, autore di P′esa dlja passažira (Pièce per un passeggero) con il quale ha ottenuto l'Orso d'argento al Festival di Berlino nel 1995 e Vladimir I. Chotinenko, regista di Musul′manin (1995, Il musulmano, premiato ...
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Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] tetro, fosco e carico di pathos come in un libretto d'opera.
La guerra dei mondi di Spielberg, invece, sposta precedente adattamento per la regia di Byron Haskin del 1953).
Ma l'aspetto più interessante, in un cinema, come quello di Spielberg, autore ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] spuri, film e romanzi si sono contagiati e continuano a contagiarsi. Non è soltanto impossibile pensare J. Dos Passos o l'ultimo D. DeLillo senza cinema ‒ la lucidità visiva di F. Kafka non è forse cinema? ‒ ma è impossibile pensare il cinema senza ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] tutti gli esempi in Francia di La prise du pouvoir de Louis XIV (1966) di Roberto Rossellini e in Italia l'esperienza d'eccezione di una prima miniserie filmata, Mastro don Gesualdo (1964) di Giacomo Vaccari. Solo negli anni Settanta tuttavia presero ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] film nei quali appare sempre centrale il rapporto problematico con il passato e con la famiglia d'origine. L'esempio più articolato è Yandym (1995, L'anima bruciata), storia di memorie e di rimpianti che si distendono in un lungo flashback: il ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...