incoraggiamento /inkoradʒ:a'mento/ s. m. [der. di incoraggiare]. - 1. [l'atto d'incoraggiare, soprattutto chi ne ha bisogno per un'attività: rivolgere parole d'i. agli atleti] ≈ esortazione, incitamento, [...] sprone, stimolo. ↔ dissuasione, freno. 2. (estens.) [parole, discorso con cui si incoraggia qualcuno, anche al plur.: mi sono serviti molto i suoi i.] ≈ esortazione, stimolo. ‖ consiglio, [verso atti cattivi] istigazione. ...
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Fabio Rossi
dare. Finestra di approfondimento
Modi di dare - Il concetto di «far avere ad altri qualcosa» è espresso da d. e da numerosi sinon. con diverse sfumature: fornire, passare, porgere, rifornire. [...] , un’occasione, aiuto e sim.: che la mia inesperienza gli avesse offerto un’occasione di burlarsi saporitamente di me? (I. Nievo). Offrire è preferito a d. (perché meno diretto) quando si tratta di cibo: chiese un boccone; gli fu offerto un po’ di ...
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Fabio Rossi
decente. Finestra di approfondimento
Nell’accezione morale - Gli ambiti semantici degli agg. d. e indecente sono fondamentalmente due: il primo riguarda la morale, il secondo l’appropriatezza [...] e pudica (F. Tozzi).
È ormai diventato frequente, per influenza dell’ingl. decent, il sign. di d. come «per bene»: i dirimpettai mi sembrano persone d. (nel senso di «brave persone» e sim.).
Nell’accezione estetica - A metà strada tra il piano morale ...
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onore /o'nore/ s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. - 1. a. [qualità di persona che possiede, o alla quale sono riconosciuti, principi apprezzati dalla società e che conferiscono stima e ottengono rispetto: [...] (a qualcuno o qualcosa) → □; farsi onore → □; parola d'onore → □; uomo d'onore → □; uscirne con onore → □. ▲ Locuz. prep.: d'onore 1. [che rispetta i patti, gli accordi, la parola data: una persona d'o.] ≈ di parola, fidato. ↔ senza onore. 2. [che ...
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Fabio Rossi
dio. Finestra di approfondimento
Nomi di Dio e del diavolo - Come accade per molti termini che pertengono alla sfera del divino o del diabolico, d. e diavolo sono parole spesso deformate o [...] divino o un essere diabolico (e non il Dio né il Diavolo dei cristiani in particolare). I sinon. in questo caso saranno divinità, e i meno com. deità e nume, per d. ƒfolle è chi crede altra deità che la nostra [G. Boccaccio]), e demonio o demone, per ...
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Fabio Rossi
dipingere. Finestra di approfondimento
Modi di dipingere - Il concetto di «rappresentare graficamente, per lo più mediante l’uso di colori» è espresso da vari verbi, secondo le tecniche usate [...] un rappresentare con la parola, scritta o parlata ma, rispetto a d., ponendo l’accento più sulla sintetica precisione del racconto, che sulla sua espressività. I sinon. sono i medesimi del sign. letterale: delineare rimanda a una maggiore precisione ...
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digerire v. tr. [dal lat. digerĕre, propr. "distribuire"] (io digerisco, tu digerisci, ecc.). - 1. (fisiol.) [convertire gli alimenti in sostanze atte a nutrire l'organismo, anche assol.: d. i crauti; [...] (fam.) mandare giù, ‖ assimilare, elaborare, Ⓖ smaltire. ↔ (fam.) restare sullo stomaco (i peperoni mi restano sullo stomaco). 2. (fig., fam.) a. [accettare con pazienza: non d. un affronto] ≈ (fam.) mandare giù, sopportare, tollerare. b. [di notizie ...
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indomato agg. [der. del part. pass. di domare, col pref. in-²], lett. - [di persona e, anche, di passione, sentimento e sim., che non si arrendono o placano di fronte a nulla: Segno ... D'inestinguibil [...] odio E d'i. amor (A. Manzoni)] ≈ e ↔ [→ INDOMITO]. ...
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inedia /i'nɛdja/ s. f. [dal lat. inedia, dal tema di edĕre "mangiare", col pref. in- "in-²"]. - 1. [prolungata astensione dal cibo e, anche, lo stato di deperimento che ne consegue: languire d'i.] ≈ denutrizione, [...] digiuno, (fam.) fame, Ⓣ (med.) inanizione. ↓ languore. ↔ sazietà. 2. (fig., non com.) [malessere interiore connesso a una prolungata condizione di uniformità e monotonia: fare morire d'i.] ≈ noia, (lett.) tedio, uggia. ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...