CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] (1901, 1907), e di Roma (1908), caratterizzate invece da una tendenza sempre più marcata verso un verismo raggelato in formule , può essere considerato come un "tema del destino": se ne trovano accenni e varianti anche in altri luoghi dell'opera.
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DOLABELLA, Tommaso (Tomasz)
Marius Karpowicz
Probabilmente figlio del pittore bellunese Nicola, nacque verso il 1570 a Belluno, dove apprese le prime nozioni di pittura. Verso il 1585 si trovava a Venezia, [...] , p. 61). Su commissione del vescovo di Cracovia, J. Zadzik, il D. eseguì dei dipinti storici da collocare sui soffitti del palazzo vescovile di Kielce. Se ne sono conservati tre, molto grandi: Il giudizio degli ariani, Ladislao IV riceve i messi di ...
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GREGORINI, Domenico (Domenico Paolo)
Claudio Varagnoli
Nacque a Roma il 21 ag. 1692 da Ludovico, architetto, e da Antonia Ficadenti, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini (Varagnoli, 1988, cui [...] 'area di vecchie stalle lungo il Corso di fronte al palazzo di famiglia (1746-47); né sono da escludere suoi interventi nel palazzo Fiano. Ebbe incarichi anche da G. Boncompagni Ludovisi, forse per alcuni edifici nella villa a porta Pinciana; disegnò ...
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LANZANI, Andrea
Rossella Faraglia
Nacque a Milano il 2 nov. 1641 da Giovan Battista e Caterina Bisnati (Casetta, p. 80). Le fonti, pur sottolineando la grande prolificità dell'artista, la fama presso [...] partenza del L. per Vienna si debba anticipare di qualche mese e che da questa città egli sia tornato per eseguire gli affreschi lodigiani (Dell'Omo, il ritratto in una lettera al ministero e ne riportava l'iscrizione sul verso, oggi persa a ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] Nel 1498, grazie alla lunga permanenza a Brescia, ne ottenne la cittadinanza, comparendo nelestimo di quell'anno e Bibl.: [M. A. Michiel], Notizie d'operedi disegno..., pubbl. e ill. da D. J. Morelli, a cura di G. Frizzoni, Bologna 1884, pp. 145 ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] Vergine, affrescate nel sottarco della cappella, e gli stucchi che ne completano la decorazione (Acidini Luchinat, 1980). Le Storie della Vergine sono piccole scene racchiuse da cornici e tratteggiate con un tocco bozzettistico, composte con estrema ...
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PASSERI, Giuseppe
Cristiano Giometti
PASSERI, Giuseppe. – Figlio di Cesare, nacque a Roma il 12 marzo del 1654 (Pascoli, 1730-36, 1992, p. 301).
La datazione è confermata dalla biografia di Nicola Pio [...] (1724, 1977, p. 104) e dall’iscrizione sul ritratto eseguito da Pier Leone Ghezzi, conservato all’Accademia di S. Luca, che ne ricorda la scomparsa nel 1714 all’età di sessantuno anni.
Apprese i rudimenti del mestiere nella bottega dello zio, il ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] egli si sia giovato dell'aiuto di Francesco Vanni, a giudicare da un disegno conservato agli Uffizi. Ma di ciò non si trova i due anni seguenti se ne sarebbero andati per le altre tavole dell'opera, quelle essenziali, da intagliare ed imprimere a ...
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MANCINI, Francesco
Luciano Arcangeli
Nacque a Sant'Angelo in Vado, nell'Urbinate, il 24 apr. 1679 da Sebastiano e Paola Bellocchi. Il padre esercitava l'attività di orafo. La sua formazione pittorica [...] in collezione Lemme a Roma, andava cedendo il passo a una sorta di ripensamento del proprio percorso pittorico, sempre sostenuto da un alto mestiere.
Ne sono esempio la S. Teresa in estasi del 1745 (Roma, chiesa di S. Maria della Scala), come altri ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] a temi di ricerca tipicamente lotteschi, e se ne può sospettare il coinvolgimento nei medesimi circuiti di XXIII (1902), pp. 33-66; G. Dalla Santa, Bonifazio Di Pitati da Verona secondo una recente pubblicazione, in Nuovo archivio veneto, VI (1903), 1 ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...