VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] tempo, il numero e la persona sono concetti noti. Ora tutti questi caratteri non sono sempre legati da uno stesso rapporto di necessità néda mezzi di distinzione morfologica equivalenti.
1. L'aspetto, che specialmente in alcune lingue, come per es ...
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POLITI, Alessandro
Maria Pia Paoli
POLITI (Puliti), Alessandro. – Nacque a Firenze 10 luglio 1679 con il nome di Alessandro Giuseppe Maria, da Giovanni e da Vittoria Manelli.
Educato nelle scuole della [...] , pp. 211 s.).
L’amore per i libri coltivato da Politi, che si procurò in gran numero edizioni di classici all’Aja tra il 1751 e il 1753, secondo la notizia che nedà Giovanni Lami nell’elogio dei Politi (Novelle letterarie fiorentine, 1752, col. ...
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PARATASSI
La paratassi (detta anche coordinazione) è la relazione per cui due o più ➔proposizioni di un ➔periodo sono collegate tra loro pur restando autonome dal punto di vista semantico e sintattico.
Le [...] omologo uniscono il loro contenuto; le principali congiunzioni ➔copulative sono e e né
Luigi uscì di casa in fretta e andò a lavorare
Non so néda dove provenga né quale religione professi
– disgiuntiva, quando due o più proposizioni si escludono ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] emette ritmicamente ultrasuoni quando vuole essere ritrovato dalla madre. Il numero dei segnali utilizzati da una specie (vocabolario) e la complessità del l. che ne può scaturire sono in diretta proporzione con il grado di organizzazione sociale. L ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] dell’alfabeto, dette anche grafemi. Sistemi di s. particolarmente lontani da tale precisione sono quelli in uso per il francese e l’ registrazione; con riferimento alle s. private né autenticate né registrate è considerata data certa quella in ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] semantica. Dalla critica sempre più serrata a tale concetto, portata avanti da linguisti come G. Lakoff, J.R. Ross, C.J. Fillmore che hanno al centro casi prototipici, che meglio ne rappresentano le proprietà salienti, e sfumano via via ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] .C., i Greci delle regioni orientali e dell’arcipelago ne facessero uso già qualche tempo prima. La successiva evoluzione lettere, sia per il rovesciamento del senso della scrittura che da sinistrorsa, come era nel fenicio, divenne prima mista, cioè ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] nell’opera di Apollonio Discolo.
La g. latina accoglie categorie e concetti da quella greca; vanno ricordati per i tempi più antichi Varrone e Quinto gli schemi ‘logici’ universali; la sintassi ne esce approfondita e snellita, e in generale ...
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Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] limitano la lunghezza e ne rendono obbligatorio il riuso e, pertanto, anche i sistemi polialfabetici non possono considerarsi sicuri.
Un sistema proposto, verso la fine del 19° sec., da C. Wheatstone e adottato nella Seconda guerra mondiale, consiste ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere [...] sociale del linguaggio e ne fece dipendere principi come quello di segno o di sistema (struttura), fondamentali per che non il monolinguismo, ma la diglossia, termine coniato da C.A. Ferguson e messo a punto da J.J. Gumperz e J.A. Fishman, è lo ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...