JACOB, Max
Scrittore francese, nato a Quimper (Finistère) il 12 luglio 1876. Studiò qualche tempo alla École coloniale, poi si trasferì a Parigi, svolgendovi attività di pittore e di poeta. Di origine [...] con la raccolta Le cornet à dés che, composta molto tempo prima della pubblicazione, pone lo J. tra i precursori del dadaismo. Il suo gusto per il misticismo, per il burlesco e per un mondo artificioso rimane costante nelle sue opere successive, sia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’accoglienza della fotografia nel mondo delle immagini è segnata da molte tensioni: [...] Man Ray nella ricerca off camera, di Max Ernst, di George Grosz, di Hannah Höch, rappresentanti tutti di un dadaismo estremo e radicale, che finirà in seguito per confluire nel surrealismo o per trovare altri sbocchi nella "nuova oggettività". Ancora ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] nettamente contrapposto al teatro tradizionale da lui definito "teatro gastronomico". Ma, pur utilizzando i mezzi espressivi del dadaismo e del surrealismo, Brecht ne aveva rielaborato i temi in una visione che trascende ogni presupposto di tendenza ...
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Pittore, nato nel 1907 a Nantes, morto il 9 maggio 1977. A Parigi, dove si è trasferito dal 1926, pubblica la sua prima raccolta di poesie, Opoponax (1927), cui segue Expériences (1932). Nel 1934, al Gruppo [...] arti di Le Havre. La sua arte nasce sotto il segno di una cultura simbolista subito disponibile al fascino del dadaismo, che lo condurrà alla scoperta di procedimenti artistici tipicamente surrealisti. Nel dopoguerra B. si trova ad essere al centro ...
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Hecht, Ben
Francesco Di Pace
Sceneggiatore, regista cinematografico, scrittore e commediografo statunitense, nato a New York il 28 febbraio 1894 e morto ivi il 18 aprile 1964. Definito lo 'Shakespeare [...] "Chicago Daily News" gli fornì materiale per i suoi primi racconti e romanzi. Dopo aver scoperto l'espressionismo e il dadaismo, si spostò a New York e, grazie alla fama conquistata con la commedia The front page, scritta con MacArthur, fu invitato ...
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PICASSO, Pablo Ruiz (XXVII, p. 148)
Corrado MALTESE
Liquidando l'"epoca antica" verso il 1923, P. si libera definitivamente anche delle schematizzazioni geometriche del cubismo "analitico" e "sintetico" [...] (Il gallo; teste e busti di donna; ecc.) avvalendosi, come anche nei dipinti di questo periodo, di spunti offertigli dal dadaismo e dal surrealismo. Verso il 1935 P. si dedica per un certo tempo all'incisione e al bianco e nero (Minotauromachia ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] , con l’adesione di numerosi artisti stranieri (A. Pevsner, V. Kandinskij). L’assenza di ogni significato razionale, affermata dal dadaismo, prepara il surrealismo che vede a Parigi sviluppare accanto alle ricerche di M. Ernst e J. Miró, quelle di Y ...
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De Chirico, Giorgio
Bettina Mirabile
Dipingere il mistero della realtà
Il pittore Giorgio De Chirico nasce verso la fine dell'Ottocento in Grecia, dove subisce il fascino dell'arte antica, uno degli [...] nel 1917 dall'incontro con il pittore Carlo Carrà a Ferrara. Rispetto alle avanguardie, come l'astrattismo e il dadaismo, la pittura metafisica sembra un'arte tradizionale perché permette ancora di riconoscere il soggetto. Sulle tele compaiono piazze ...
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Movimento artistico nato tra l'Europa e l'America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo. Attraverso la scelta del termine pop la p.a. vuole identificare un'arte che parla un linguaggio che tutti [...] artistica divenne meccanica, dall'altro vennero recuperate le lezioni delle principali avanguardie del Novecento: dalle provocazioni del dadaismo che per primo mescolò arte e realtà, ai collage di foto o immagini pubblicitarie di sapore ancora ...
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PALADINI, Vinicio
Francesco Franco
PALADINI, Vinicio. – Nacque a Mosca il 21 giugno 1902 da Ugo e da Paolina Amosoff.
Nel 1903 si trasferì a Roma con la famiglia. Dal 1921 frequentò Anton Giulio Bragaglia [...] quella futurista, coniugasse passato e futuro e in cui fosse protagonista anche l’inconscio (Martinelli, 1992, pp. 55-57), come nel dadaismo e nel surrealismo.
Alla fine del 1926 Paladini, con l’aiuto di alcuni amici, come Dino Terra, Elena Ferrari e ...
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dadaismo
s. m. [dal fr. dadaïsme, der. di dada (v.)]. – Movimento artistico e letterario, sorto a Zurigo nel 1916 e affermatosi in Germania e in Francia dopo la prima guerra mondiale, che metteva in discussione i fondamenti tradizionali dell’arte...
neodadaismo
(o neodada ‹-à›) s. m. [comp. di neo- e dadaismo (o, rispettivam., il fr. dada), sull’esempio dell’ingl. new dadaism e new dada]. – Movimento artistico d’avanguardia diffusosi negli Stati Uniti e in Europa intorno alla fine degli...