MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] di Lenin e, dopo la sua morte, di Stalin. In URSS i costruttivisti, a cominciare da Tatlin, utilizzano i fotomontaggi dadaisti e anche la fotografia. Nell'impiego di questo genere d'immagine per il m. si distinguono soprattutto A. Rodčenko (un grande ...
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TINGUELY, Jean
Bianca Maria Saletti Asor Rosa
Scultore svizzero, nato a Friburgo il 22 maggio 1925. Frequentata l'accademia di Belle Arti di Basilea, in questa città risiede con continuità fino al 1950, [...] e che mostra accanto all'invenzione sempre più ingegnosa (l'uso, per es., anche di elementi sonori) ancora una volta l'ispirazione dadaista e paradossale, che è tipica non solo di T. ma di un gruppo di artisti cinetici, che considerano con distacco e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’accoglienza della fotografia nel mondo delle immagini è segnata da molte tensioni: [...] storia. L’espressione massima di tale nuova condizione operativa e concettuale si può trovare all’interno del gruppo dadaista e delle diverse esperienze maturate nella Russia postrivoluzionaria. La discussione se la fotografia sia arte oppure no è ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] in ogni azione della nostra vita quotidiana: ogni scelta è basata sull'aleatorietà e spontaneità".
La forte ascendenza dadaista (senza tuttavia l'intento dissacratorio né l'orientamento nihilista) giunge a Fluxus ''attraverso'' J. Cage che, nel Black ...
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MAGRITTE, René
Alexandra Andresen
Pittore belga, nato a Lessines il 21 novembre 1898, morto a Bruxelles il 15 agosto 1967. Nel 1913, in seguito al suicidio della madre, si trasferì con la famiglia a [...] rivista 391 di F. Picabia e, tra il 1925 e il 1926, collaborò con E.L.T. Mesens alle riviste d'ispirazione dadaista Oesophage (numero unico) e Marie; in quegli stessi anni conobbe M. Lecomte, che lo introdusse alla poesia surrealista e all'opera di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fenomeno delle avanguardie si è presentato all’inizio del Novecento in tutta Europa [...] giocoso e dell’assurdo dove a dominare è la provocazione. Lo si vede espressamente anche nel metodo per fare una poesia dadaista enunciato da Tzara nel Manifesto sull’amore debole e l’amore amaro (1920), che consiste nel ritagliare tutte le parole di ...
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PANNAGGI, Ivo
Fabio Ionni
PANNAGGI, Ivo. – Nacque a Macerata il 28 agosto 1901. Fu registrato come figlio di Amedeo Umberto, tipografo e assicuratore, e di Maria Caramico, ma era figlio naturale di [...] , il design, la critica d’arte e il reportage.
Il debutto avvenne nel 1921: a gennaio sulla prima pagina della rivista dadaista Bleu pubblicò un disegno, Nudo di donna, all’interno di un articolo di Julius Evola e in marzo in una collettiva alla ...
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Clair, René
Edoardo Bruno
Nome d'arte di René-Lucien Chomette, regista cinematografico francese, di origini ebraiche, nato a Parigi l'11 novembre 1898 e morto ivi il 15 marzo 1981. L'inventività e il [...] qui dort (distribuito nel 1924), cui seguirono Entr'acte (1924, scritto da Francis Picabia), nato nel clima dell'avanguardia dadaista e surrealista (nel film compaiono anche personaggi come Marcel Duchamp e Man Ray e le musiche furono scritte da Erik ...
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Pennisi, Francesco
Guido Zaccagnini
Musicista, nato ad Acireale (Catania) l'11 febbraio 1934 e morto a Roma l'8 ottobre 2000. Trasferitosi a Roma poco meno che ventenne, P. ricevette lezioni private [...] fossile - quali Fossile (1966), Mould (1968), Choralis cum figuris (1968), Sylvia simplex (1972), sorta di conferenza ornitologico-dadaista rappresentata alla Biennale di Venezia nel 1972, in cui la musica viene relegata a ruolo di 'tappezzeria'. Due ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] del gennaio 1921, organizzata da H. Walden nella galleria Der Sturm, in cui presentò 60 dipinti. Sempre nell'ambito dell'esperienza dadaista nel 1920 a Roma, per la Collection Dada pubblicò l'opuscolo Arte astratta, in cui l'E. individua e pone in ...
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mentale1
mentale1 agg. [dal lat. tardo mentalis, der. di mens mentis «mente»]. – 1. Della mente, relativo alla mente: le facoltà m. (integrità, vigore, indebolimento delle facoltà m.; scherz., essere tocco nelle facoltà m., essere un po’ matto);...