PANNAGGI, Ivo
Fabio Ionni
PANNAGGI, Ivo. – Nacque a Macerata il 28 agosto 1901. Fu registrato come figlio di Amedeo Umberto, tipografo e assicuratore, e di Maria Caramico, ma era figlio naturale di [...] , il design, la critica d’arte e il reportage.
Il debutto avvenne nel 1921: a gennaio sulla prima pagina della rivista dadaista Bleu pubblicò un disegno, Nudo di donna, all’interno di un articolo di Julius Evola e in marzo in una collettiva alla ...
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Clair, René
Edoardo Bruno
Nome d'arte di René-Lucien Chomette, regista cinematografico francese, di origini ebraiche, nato a Parigi l'11 novembre 1898 e morto ivi il 15 marzo 1981. L'inventività e il [...] qui dort (distribuito nel 1924), cui seguirono Entr'acte (1924, scritto da Francis Picabia), nato nel clima dell'avanguardia dadaista e surrealista (nel film compaiono anche personaggi come Marcel Duchamp e Man Ray e le musiche furono scritte da Erik ...
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Pennisi, Francesco
Guido Zaccagnini
Musicista, nato ad Acireale (Catania) l'11 febbraio 1934 e morto a Roma l'8 ottobre 2000. Trasferitosi a Roma poco meno che ventenne, P. ricevette lezioni private [...] fossile - quali Fossile (1966), Mould (1968), Choralis cum figuris (1968), Sylvia simplex (1972), sorta di conferenza ornitologico-dadaista rappresentata alla Biennale di Venezia nel 1972, in cui la musica viene relegata a ruolo di 'tappezzeria'. Due ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] del gennaio 1921, organizzata da H. Walden nella galleria Der Sturm, in cui presentò 60 dipinti. Sempre nell'ambito dell'esperienza dadaista nel 1920 a Roma, per la Collection Dada pubblicò l'opuscolo Arte astratta, in cui l'E. individua e pone in ...
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GUERRESCHI, Giuseppe
Francesca Franco
, Nacque a Milano il 15 luglio 1929 da Primo e Rosa Pecora. Dopo gli studi commerciali si impiegò, nel dicembre 1946, presso una banca milanese e, contemporaneamente, [...] alla I Biennale dell'incisione italiana contemporanea di Venezia si distinse con opere segnate dall'interesse per la grafica dadaista rivoluzionaria berlinese. L'anno successivo con M. Ceretti e G. Romagnoni allestì alla galleria S. Fedele una mostra ...
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GHIRRI, Luigi
Elisabetta Palmieri
Nacque a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, il 5 genn. 1943, da Pavesio, di professione falegname, e da Anna Cagarelli. Nel 1946 si trasferì con la famiglia [...] dall'editore Jaca Book di Milano.
La cultura figurativa del G. trova fondamento nelle poetiche del Novecento, dall'objet trouvé dadaista all'arte concettuale; mentre, in campo fotografico, alla base della sua formazione è l'opera degli statunitensi W ...
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COLLA, Ettore
Nicoletta Cardano
Nacque a Parma il 13 apr. 1896 da Cesare e Angela Bussi. Primogenito di famiglia numerosa, frequentò l'Accademia di belle arti della sua città natale, unendosi in amicizia [...] '57. E. Villa (in Arti visive, 1956, e in Civiltà delle macchine, 1957, n. 3-4) individua nelle esperienze futuriste e dadaiste, in Calder e Pevsner, Picabia e Gonzales i punti di riferimento essenziali dell'operazione del Colla. G. C. Argan, nella ...
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GELMETTI, Vittorio
Pasqualino Bongiovanni
Nato a Milano il 25 apr. 1926 da genitori piemontesi (il padre era ufficiale di carriera, la madre figlia di un pastore protestante), trascorse l'infanzia a [...] si allontanò dalla musica elettronica pura, adottando nuove tecniche compositive quali il "collage musicale" (di origine dadaista e surrealista), la manipolazione di brani preesistenti, oltre all'utilizzo di strumenti tradizionali.
Il 1963 fu anche ...
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Lester, Richard
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 19 gennaio 1932. Camaleontico regista di genere, capace di passare con disinvoltura dalla fantascienza [...] a scappare da un posto all'altro; il secondo sbeffeggia il tradizionalismo inglese con un tourbillon di immagini dalla frenesia dadaista che illustrano le canzoni della band. Tratto da una commedia di A. Jellicoe, il successivo The knack coglie ...
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Levinson, Barry
Anton Giulio Mancino
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Baltimora il 6 aprile 1942. Nel far prevalere l'arte dello sceneggiatore su [...] e della sua opera più personale, Toys (1992; Toys ‒ Giocattoli), influenzata visivamente dall'iconografia e dal cromatismo futuri-sta, dadaista e surrealista, e in particolare da F. Depero, M. Duchamp e R. Magritte, ha tuttavia permesso all'eclettico ...
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mentale1
mentale1 agg. [dal lat. tardo mentalis, der. di mens mentis «mente»]. – 1. Della mente, relativo alla mente: le facoltà m. (integrità, vigore, indebolimento delle facoltà m.; scherz., essere tocco nelle facoltà m., essere un po’ matto);...