Scrittore inglese di origine norvegese (Llandoff, Galles, 1916 - Oxford 1990). Autore per l'infanzia fra i più celebri, le sue storie, popolate da personaggi grotteschi e da situazioni fantastiche, hanno [...] 1943, e Charlie and the chocolate factory ,1967; trad. it. 1988, dai quali hanno tratto tratto gli omonimi film, rispettivamente, J. Dante nel 1984, e T. Burton nel 2005). Fra gli altri suoi lavori si ricordano: Fantastic Mr. Fox (1970); Tales of the ...
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Figlio (m. Bologna 1330) di Ostasio di Guido Minore; successe (1316) allo zio Lamberto nella signoria di Ravenna. Il suo governo rappresentò un periodo di pace per la città. Capitano del popolo a Bologna [...] dal cugino Ostasio I, che si impadronì della signoria, e invano Guido tentò di riprendere il potere. Ricordato quale amico di letterati e poeta egli stesso, è noto soprattutto per aver ospitato Dante; scrisse liriche di gusto stilnovistico. ...
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DELLA TOSA, Cianchella
Franca Allegrezza
Nacque a Firenze da Arrigo sullo scorcio del sec. XIII.
Discendente da una schiatta che intrecciava la sua storia con la storia stessa del Comune cittadino - [...] paterna a Firenze, e fu nella città natale che, nel marzo del 1330, morì.
La fama della D. è tutta dovuta a Dante, che nel Paradiso (XV, 128) la addita come exemplum dell'immoralità delle fiorentine della sua epoca, in contrapposizione alla virtù di ...
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Letterato e uomo politico italiano (Milano 1878 - Bellagio 1966). Modernista, partecipò al convegno di Molveno (1907), ma finì col sottomettersi alla condanna ecclesiastica. Abbracciata la carriera diplomatica, [...] , 1936; Un passo nella notte, 1942, ecc.), sia di critica e biografia (La vita di A. Fogazzaro, 1920; Vita di Dante, 1921; La giovinezza del Manzoni, post., 1969). Antifascista, dopo l'8 sett. 1943 riparò in Svizzera. Ambasciatore a Madrid (1945 ...
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Mitologia
Animale alato mitologico e fantastico (detto anche grifo; fig. 1) dalla testa d’uccello e dal corpo di leone. Come la sfinge, appare nell’antica arte dell’Asia Anteriore, dell’Egitto e di Creta [...] contro il favoloso popolo settentrionale degli Arimaspi che tentano di rapire il tesoro di Apollo da essi custodito.
Il g. che Dante immagina nel Paradiso terrestre è ritenuto simbolo della Chiesa; e già in s. Isidoro esso è simbolo di Cristo. È ...
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Letterato (Vasto 1783 - Londra 1854). Improvvisatore rinomato, conservatore al Museo di Napoli, carbonaro dal 1812, nel 1820 partecipò ai moti napoletani, che esaltò nella sua lirica; esule dal 1821 a [...] o religiosa. I suoi numerosi scritti danteschi (Comento analitico all'Inferno dantesco, 2 voll., 1826-27; La Beatrice di Dante, 1842) insistono tutti sull'esistenza di un linguaggio segreto convenzionale che sarebbe proprio di una setta antipapale, i ...
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PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] ” nel carteggio con P., in Resine, XXXII-XXXIII (2013-2014), 137-140, pp. 325-336; S. Gentili, Vicario di Dio, profeta e giudice: il “Dante vivo” di G. P., in Studi in onore di E. Ghidetti, a cura di A. Nozzoli - R. Turchi, Firenze 2014, pp. 29-46. ...
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CAMPANA DEGLI SPADINSACCHI, Giacinto
Claudio Mutini
Ultimo rappresentante delle due nobili famiglie reggiane, nacque a Reggio Emilia intorno al 1550. Scarsissime notizie si hanno sulla sua vita, che [...] virtù in Dio, che è l'ultimo grado". Dopo tali premesse di ordine generale il C. asserisce che "l'intenzione di Dante è stata di rappresentare tutto ciò; e pertanto prima descrive l'Inferno, e tutto lo scorre, ed intende la sua particolare natura ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] da Imola, allo spagnolo Enrico de Villena, che nello stesso anno tradusse l'Eneide e la Divina Commedia. Non meno che per Dante, per Petrarca V. è il ponte che stabilisce la continuità tra il nuovo spirito del tardo Medioevo italiano e la storia di ...
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Scrittore, nato a Firenze l'8 marzo 1881. Studioso di problemi educativi, libero docente di psicologia, redattore e collaboratore di molti giornali e periodici, direttore (1921-24) del risorto Giornalino [...] (Il fascino dell'infanzia, Torino 1926; San Francesco d'Assisi, 2ª ed., ivi 1926; Virgilio, Milano 1927; Dante, ivi 1930; ecc.), sia con traduzioni e riduzioni da scrittori antichi e moderni (Cervantes, Rabelais, Swift, Andersen, Lamartine ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...