BARDUCCI, Ottavante
Ada Alessandrini
Nato a Firenze e vissuto nel sec. XV, fu mercante e poeta. Non si hanno notizie precise sulla sua biografia. Compose graziosi sonetti d'amore, spesso in polemica [...] e in cui si ritrova evidente, sia pure con intonazione più superfici;ale, la imitazione delle tenzoni burlesche tra Dante e Forese Donati. Impostate sul gusto dei facili amori, allegramente cantati e presto dimenticati, le composizioni poetiche del B ...
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zeugma Figura retorica che consiste nel rapportare più membri coordinati e paralleli di una frase a un unico elemento che, in astratto, dovrebbe essere ripetuto per ciascuno di essi (Francesco andò a [...] i diversi membri della frase non si adatta perfettamente a ciascuno di essi, producendo così un’incoerenza semantica (in Dante, parlare e lacrimar vedrai insieme, in cui il verbo vedere regge appropriatamente solo lacrimare, non parlare) o sintattica ...
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Poeta romeno (Craiova 1854 - Bucarest 1920). Paladino del simbolismo, che aveva visto nascere in Francia e nel Belgio, fu il principale innovatore della poesia romena moderna, e non solo sotto l'aspetto [...] appaiono nelle novelle di Cartea de aur ("Il libro d'oro", 1902), in qualche dramma, come Moartea lui Dante ("La morte di Dante"), e nella originale produzione francese, consistente nella raccolta di versi Bronzes (1897), nel romanzo Le calvaire de ...
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Latinista (Verona 1898 - Bologna 1978); prof. di letteratura latina nell'univ. di Bologna (1936-68). Ha compiuto varie ricerche su Ammiano Marcellino (Studia ammianea, 1935; Nuovi studî ammianei, 1936), [...] Ha pubblicato inoltre: De ludis saecularibus ... (1941); Lyra romana. Lyricorum carminum Latinorum reliquiae (1946); La corrispondenza poetica di Dante e Giovanni del Virgilio e l'ecloga di Giovanni al Mussato (1965: n. ed., con notevoli mutamenti e ...
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Latinista (Firenze 1909 - ivi 1982); prof. univ. dal 1942, ha insegnato letteratura latina nell'univ. di Firenze. Fra le opere si ricordano: Il verbo latino: principi di sintassi storica (1946, 2a ed. [...] romana. Saggio di sintesi storica (1968); Filologia e linguistica (1968). Raccolte di scritti precedenti sono: Interpretazioni letterarie nei classici (1972); Interpreti latini di Omero (1973); Da Omero a Dante: scritti di varia filologia (1981). ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] che occupano i due primi capitoli. Anche la minuziosa cura stilistica è presa nel cerchio di quella pronuncia d’un verso di Dante; cura presente in tutto il libro, e spesso con sproporzione. Ma era parte intima di quel rappresentare simbolico, di cui ...
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CIONE di Baglione
Mario Pagano
Nacque a Firenze da un Baglione e da Ciuta figlia di Filippo di Lastra, presumibilmente verso la metà del sec. XIII. C. doveva essere diminutivo di "Uguic [c] ione" secondo [...] dagli eredi di Filippo Giunta nel 1527, ed edito criticamente in Dante da Maiano, Rime, a cura di R. Bettarini, Firenze 1887, p. 74; N. Zingarelli, La vita, i tempi e le opere di Dante, Milano 1939, pp. 197-198, 214; A. Viscardi, Storia della letter. ...
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Umanista e cortigiano (Pavia 1406 - Milano 1463). Dopo varie vicende (dal 1432 al 1433 fu al servizio del re Alfonso d'Aragona, che accompagnò nella guerra contro Tunisi), insegnò a Milano, come successore [...] di Filippo Maria Visconti. Visse poi alle corti di Monferrato e d'Este; tornò a Milano nel 1457 quale precettore di Galeazzo Maria Sforza. In volgare commentò l'Inferno di Dante, in latino lasciò orazioni e lettere, ancora in gran parte inedite. ...
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Poeta (n. Siena prima del 1260 - m. tra il 1311 e il 1313). Dal 1281 (anno in cui prese parte alla campagna militare per la conquista del castello di Turri) al 1291 (anno in cui fu coinvolto nel processo [...] poi sembra abbia esulato; partecipò anche, col contingente senese, alla battaglia di Campaldino (1289) e forse in questa occasione conobbe Dante; nel 1303 era forse a Roma. Nel suo canzoniere, fra i più ricchi (150 sonetti, successivamente, con i più ...
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Poeta e letterato tedesco (Wendemark, Altmark, 1781 - Berlino 1861). Dopo avere studiato filologia a Halle, si dedicò all'insegnamento, divenendo nel 1822 direttore del ginnasio di Breslavia e, in seguito, [...] poetica. Assai meglio riuscite le sue traduzioni dall'italiano, dall'inglese, dal provenzale e dal latino, fra cui la Divina Commedia (1809-21) e le liriche di Dante (1827), i Canti di Leopardi (1837) e canti di trovatori provenzali (1852). ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...