Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] un’infrazione consapevole del codice linguistico: basti ricordare l’episodio di Cacciaguida nella Commedia (Par. XV, 88-148), ove Dante fa parlare il trisavolo «non con questa moderna favella», ma con una lingua metà latineggiante e metà arcaica (per ...
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Filologo (Fiorenzuola d'Arda 1886 - Firenze 1956); prof. di filologia romanza dapprima all'univ. di Catania (1922), poi (dal 1925) a Firenze come successore di P. Rajna; socio corrispondente dei Lincei [...] d'arte. Importanti anche l'Indice analitico dei nomi e delle cose di cui corredò l'edizione critica de Le Opere di Dante curata nel 1921 dalla Società dantesca italiana, e l'opera Cervantes. Il Chisciotte (2 voll., 1938). Dopo la morte del Barbi ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] sempre sarebbe di fatto anche una storia della letteratura sui generis, di scuola in scuola e di autore in autore da Dante fino ad alcuni contemporanei. Punti di gravità in questo percorso sarebbero autori o correnti sui quali il F. tornò più volte ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] la Pietade; e dico ‘madonna’ quasi per disdegnoso modo di parlare (Vita Nuova XIII, 10)
Ma è nella Commedia che Dante impiega questo disdegnoso modo di parlare come strumento per caratterizzare i peccatori o per lanciare invettive. Nel primo caso, i ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] l’ellissi nei meccanismi più congrui per la brevitas (la concisione del discorso) e la collegano apertamente alla reticenza. Dante mostra un uso preponderante di ellissi grammaticali di varia natura nella Commedia, come l’omissione ripetuta del verbo ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] esempio chantaria e chantera, dormiria e dormira, floriria e florira (Di Girolamo-Lee, 1996, pp. 69-71). La censura che Dante, De vulgari eloquentia, I, xii, 7, riserva al bòlzera del canto 'apulo', che nella sequenza espositiva è incastonato in una ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] in corte non è pratico accostese alla latina (de’ docti parlo). Et volemo tucto il tusco idioma imitare per havere Dante, Boccaccio et Pulci non dico da imitare, ma robare? Cosa de imbecillo ingegno! Che, se dicti auctori si deperdissero, paricchi ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] a me disse: «Tu perch’io m’adiri,
non sbigottir, ch’io vincerò la prova,
qual ch’a la difension dentro s’aggiri»
(Dante, Inf. VIII, 118-123)
(12) essa gli diceva: – Mi avete tolto mia figlia … anche adesso che sono in questo stato!... (Verga, Mastro ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] '500 furono fatte dodici edizioni) è la summa delle fatiche del Del Bailo.
In essa si contengono "tutte le voci di Dante, Petrarca, Boccaccio e d'altri buoni autori... con le quali si ponno scrivendo isprimere tutti i concetti dell'huomo di qualunque ...
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PETRETTINI, Giovanni
Giorgio Piras
PETRETTINI, Giovanni. – Nacque a Corfù, il 12 settembre 1793, da Giorgio e Angelica Canaliotti. La famiglia paterna era nobile, distinta da quella, sempre corcirese, [...] Università di Padova nel 1820. Nello stesso anno tenne la prolusione accademica dell’Università: un paragone tra Omero e Dante in cui avvicinava i due autori anche nel desiderio di ricomporre i dissidi tra popolazioni della stessa nazione, insistendo ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...