PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] classico Mario Pagano di Campobasso. Negli anni seguenti insegnò a Firenze al liceo Michelangiolo e, dal 1928-29, al Dante. Già libero docente all’Università di Firenze, dal 1930 fu professore di letteratura greca all’Università di Catania (dapprima ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] come o, più di rado, da locuzioni costruite con modo (nel modo in cui e sim.).
(18) E caddi come corpo morto cade (Dante, Inf. V, 142)
Come si vede chiaramente da quest’esempio, l’ellissi del verbo nella subordinata (cade, qui mantenuto per esigenze ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] chiusura dell’evento (Brambilla Ageno 1978: 231):
(18) dove in un punto furon dritte ratto
tre furie infernal di sangue tinte
(Dante, Inf. IX, 37-38)
Nelle temporali, ad es. in quelle introdotte da poi che o congiunzioni simili, l’azione espressa dal ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] all’inizio, come accade nel celeberrimo verso «Amor, ch’a nullo amato amar perdona» (Inf. V, 103).
A partire da Dante, la figura etimologica entra saldamente tra gli artifici retorici del linguaggio poetico, ma è il Seicento – sulla traccia del ...
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Filologo italiano (Roma 1905 - ivi 1979), figlio di Giuseppe. Prof. di filologia medievale e umanistica all'univ. di Macerata (1965) e dal 1966 alla Scuola Normale di Pisa. Entrato giovanissimo (1928) [...] dal 1939), della quale pubblicò un primo volume (1964), lasciandone incompiuto un secondo dedicato al De gestis Cesaris. Numerosi altri scritti sono stati riuniti in Dante e Boccaccio, e altri scrittori dall'Umanesimo al Romanticismo (post., 1983). ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] :
(11) «Questa gente che preme a noi è molta,
e vegnonti a pregar», disse ’l poeta:
«però pur va, e in andando ascolta»
(Dante, Purg. V, 43-45)
La costruzione illustrata in (11) riprende, da un lato, l’uso latino (in agendo «nell’agire»), mentre dall ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] a uno, è usato nella lingua scritta prevalentemente in funzione di soggetto (Dar mi potete ciò ch’altri non m’osa: Dante, Rime L, 46), più raramente con reggenza preposizionale (non desiderare la donna d’altri) o in frasi negative (non altri che ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] arrivava ai 2/3 del campione (Baldelli 1987). Altre indagini, quali quella del CNR (Freddi 1987) e della Società Dante Alighieri (2003), hanno «rivelato una molteplicità di interessi e bisogni formativi per cui l’italiano iniziava a diffondersi all ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] il costrutto si presta a un uso polemico, come nel dialogo tra Dante e Farinata nell’Inferno (X, 46-51):
(27) Poi disse attestato nell’italiano letterario dei primi secoli, per es. in ➔ Dante, e poi in ➔ Niccolò Machiavelli e ➔ Alessandro Manzoni:
( ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] diverse componenti sociolinguistiche. Si tratta di una lingua per molti aspetti ormai diversa da quella cui avevano attinto ➔ Dante e ➔ Francesco Petrarca: i forti squilibri demografici conseguenti alla peste del 1348 e alla trasformazione di Firenze ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...