Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] Mascheroni (1801) Monti ripropose in un’ottica politica rovesciata la visione della Bassvilliana, con un registro linguistico dantesco mediato da formule e modi della lirica didascalica del secolo precedente. Il più celebre testo poetico montiano ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] fatto omaggio del suo ormai famoso volume, sicuro di non dispiacere a colui che già aveva sconsacrato il "divino" poema dantesco. Quale che fosse l'ambiguità reciproca di tali rapporti, certo è che essi servivano ad accreditare la sua fama di ...
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GUARINI, Alessandro, il Giovane
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara da Battista e Taddea Bendidio verso il 1563, essendo diciottenne nel 1581, quando, con l'appoggio del cardinale Ippolito d'Este, entrò [...] . Saggi su A. G., N. Villani, L. Magalotti, Firenze 1976, pp. 71-98; A. Di Benedetto, G., A., in Enc. dantesca, III, Roma 1984, p. 298; G. Baldassarri, Interpretazioni del Tasso. Tre momenti della dialogistica di primo Seicento, in Studi tassiani ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] ; N. Sapegno, Storia lett. del Trecento, Milano-Napoli 1963, pp. 180-184; F. Mazzoni, F. di Bartolo da B., in Enc. Dantesca, III, Roma 1971, pp. 23-27; N. Carranza, Lo Studio pisano e una provvisione degli Anziani di Pisa in materia universitaria del ...
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Lagercrantz 〈làaġërkranz〉, Olof. - Scrittore e critico letterario svedese (Stoccolma 1911 - ivi 2002). Autore tra i più apprezzati della Svezia contemporanea, molti dei suoi saggi critici costituiscono [...] 1988), rilettura dell'omonimo racconto conradiano. Pregevoli soprattutto il già citato Från helvetet till Paradiset, saggio su Dante (dantesco è anche il titolo del libro di memorie Min första krets ricordato sopra), e Om konsten att läsa och skriva ...
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LIBURNIO, Niccolò
Simona Mammana
Nacque in Friuli negli anni Settanta del XV secolo, se si considera come punto di riferimento il 1502, anno della sua prima opera a stampa (Opere gentile et amorose…, [...] , in Lettere italiane, XIV (1962), pp. 33-58; L. Peirone, Tradizione ed irrequietezza in N. L., Genova 1968; L'inedito rimario dantesco-petrarchesco di N. L., sec. XVI, in G. Presa - A. Uboldi, I rimari italiani, Milano 1974, pp. 33-44; P. Floriani ...
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BERTOLDI, Giovanni (Giovanni da Serravalle)
Aldo Vallone
Nacque a Serravalle, un tempo ricco e forte borgo nelle vicinanze di San Marino, intorno al 1350 (altri pensano al 1360), da una famiglia il cui [...] , in Giorn. stor. d. letter. ital., II(1883), pp. 358-65; F. Novati, Nuovidocum. sopra frate G. d. Serravalle, in Bull. d. Soc. Dantesca ital., II(1891), 7, pp. 11-15; Id., Fra G. da Serravalle…, in Giorn. stor. d. letter. ital.,XXIX(1897), pp. 565 s ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] quale ha osservato come le corrispondenze 1-6, 2-5, 3-4 siano quelle delle facce opposte dei dadi da gioco.
Il modello dantesco dell’unica sestina delle Rime (la già citata “Al poco giorno e al gran cerchio d’ombra”) è quello della canzone di Arnaut ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] inaugurate e chiuse da una coppia di versi sulla stessa rima – prende il nome di canto: l’uso del termine dantesco, generalizzatosi, si applicò in seguito anche alle partizioni dei poemi in ottave (i canti dell’Orlando furioso o della Gerusalemme ...
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DELLA VEDOVA, Michele
Liana Cellerino
Nacque a Pola, probabilmente agli inizi del sec. XV.
Le uniche notizie che abbiamo del D. si desumono dal suo Lamento di Costantinopoli, connesso con la conquista [...] notturno, presentano una rievocazione, tipica del genere ma anche evidentemente esemplata sul canto di Giustiniano del Paradiso dantesco, delle glorie imperiali della città a partire da Costantino; e "la exclamatione" rivolta al papa, all'imperatore ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...