Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] una serie di trovatori italiani coltivò nel 13° sec. la poesia p.: il più famoso, anche per merito dell’episodio dantesco (Purg. VI), è Sordello, accanto al quale si collocano Lanfranco Cigala, Percivalle Doria, Rambertino Buvalelli ecc. La lirica p ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] potere di codifica molto debole; l’interpretazione della relazione, in questo caso, richiede spesso un arricchimento inferenziale, come nell’es. dantesco:
(1) Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto (Dante, Inf. XXVI, 136)
dove e non si limita a ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] Ninfe fiorentine o Ninfale d’Ameto, (1339-1340), Boccaccio arriva probabilmente dalla frequentazione di Boezio più che dal modello dantesco della Vita Nova (Carrai 2007).
La testimonianza più ampia e attendibile di questa prima fase è il Teseida ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] qui il vicentino Gian Giorgio Trissino fa conoscere ai letterati fiorentini, in gran parte increduli, il De vulgari eloquentia dantesco, da lui da poco riscoperto, poi pubblicato e tradotto (1529) e destinato a suscitare polemiche e discussioni molto ...
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PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] ), su Carlo Goldoni (Carlo Goldoni e la commedia, Milano 1893), su Dante e la letteratura delle origini (Del numero nel poema dantesco, Roma 1901; La lingua e la storia letteraria d’Italia dalle origini fino a Dante, postumo, Roma 1903). Feconda fu ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] che si istituiscono tra le persone e quel che viene rappresentato dai nominali (Simone 200819: 312).
Si consideri un famoso verso dantesco: «Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore». Dante si rivolge a Virgilio: il possessivo mio non indica qui un ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] francese. Continuava a partecipare, tuttavia, seppure meno assiduamente, alle riunioni degli Alterati: nel 1591 dibatté sul poema dantesco, nel 1592 tenne il discorso commemorativo di Alessandro Canigiani e il 1° dicembre 1595 pronunciò l'Oratione in ...
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DEL FURIA, Francesco
Maura Scarlino Rolih
Nacque a Pratovecchio (prov. di Arezzo) da Paolo e Margherita Mercatelli il 28 dic. 1777. Terminati gli studi elementari, nel 1788 A. M. Bandini, bibliotecario [...] quale tanti anni dopo (1921), le sue affermazioni vengono tutte contestate e smontate da Antonio Padula, in occasione del VI centenario dantesco.
In effetti il D. fu, più che un grande studioso, un grande erudito: molto calzante e la definizione di E ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] autori greci e latini, ma rappresenta anche il frutto delle ricerche sui generi letterari (analisi della Poetica e dei canti danteschi) e sulla lingua d’uso come serbatoio della scrittura. In difesa di Annibal Caro, coinvolto in una polemica con ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] , Král', Pessoa e altri, 1962-70), quelle di Avalle (da L'ultimo viaggio di Ulisse, sul canto 26° dell'Inferno dantesco, a "Gli orecchini" di Montale, 1960-65) e dell'anglista M. Pagnini (su Foscolo, Dickinson, Stevens, Coleridge, Pound).
In ambito ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...