Berna, Miguel Angel. – Ballerino e coreografo spagnolo (n. Saragoza 1968). Ha mosso i primi passi nella danza come ballerino del ballo tradizionale della jota aragonese, che ha successivamente integrato [...] passionalità ritmi, melodie e temi di diverse culture, tra le sue opere più intense vanno citate: Madrid en danza (1999); Rasmia (1999); Percusión percusión (2000); Solombra (2001); Tierra de dragón (2003); Mudéjar (2004); Encuentros (2005); Amares ...
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NUMERUS
S. Ferri
È termine tecnico principalmente della musica, della poesia e della danza, ed equivale ai due termini greci metron e rhythmòs (in numerum exsultare; se movere extra numerum).
Il termine, [...] sia nella espressione latina, che nelle due greche, è usuale nel lessico critico della retorica. Infatti, mentre un componimento poetico deve essere metrico e ritmico (il metro in questo caso riguarda ...
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Lefevre, Brigitte
Lefèvre, Brigitte. – Ballerina e coreografa francese (n. Moulins en Gilbert 1944). Studia danza all'Opéra di Parigi ed entra a far parte del corpo di ballo del teatro nel 1963. Interessata [...] il Théâtre du silence (1974-85), una delle prime compagnie di ballo nate in Francia, nella quale L. ha insegnato danza classica e contemporanea. Nominata nel 1995 direttore del corpo di ballo dell'Opéra di Parigi, ha arricchito il repertorio della ...
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Ballerino, coreografo, compositore (Firenze 1731 - Milano 1803), il maggiore esponente della riforma del teatro di danza in Italia nella seconda metà del sec. 18º. Discepolo di F. Hilverding, fu a Vienna, [...] 1761; Didone abbandonata, 1766); sviluppò e perfezionò la riforma di Hilverding; propugnò accanto alla azione pantomimica la presenza integratrice della danza, in polemica con J.-G. Noverre (Lettere a monsieur Noverre sopra i balli pantomimi, 1773). ...
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Maestro di ballo (sec. 15º); convertitosi al cattolicesimo, assunse il nome di Giovanni Ambrogio. Organizzatore, fra l'altro, di feste a Milano e a Ferrara, è autore del trattato De pratica seu arte tripudii [...] vulgare opusculum (pubbl. 1873), nel quale si presenta come il primo teorico della danza. ...
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Beckinsale, Kate (propr. Kathryn). – Attrice britannica (n. Londra 1973). Figlia d’arte, ha studiato danza e recitazione, dotata di una femminilità etera e di una bellezza delicata, dopo aver debuttato [...] al cinema nel 1993 in Much ado about nothing, ha iniziato la sua carriera interpretando soprattutto ruoli romantici come in The golden bowl (2000) e Serendipity (2001), fino a raggiungere il successo con ...
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Ballerino e coreografo italiano (n. Roma 1960). Dopo gli studi presso la scuola di danza del Teatro dell'opera di Roma e le prime esperienze come solista e primo ballerino nella compagnia dell'ente lirico [...] capitolino, è entrato a far parte dell'Aterballetto (1982-93), dove si è segnalato come uno dei più dotati interpreti del repertorio contemporaneo (A. Ailey, G. Tetley, W. Forsythe, L. Childs, ma anche ...
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Tomei, Marisa. – Attrice cinematografica statunitense (n. New York 1964). Dopo aver studiato recitazione e danza, ha avuto la sua prima parte nel 1983 nella soap opera As the World Turns. Ha esordito sul [...] grande schermo, anche se in un ruolo decisamente minore, nel 1984 in Flamingo kid di G. Marshall, per poi ottenere un ruolo nel telefilm A different world. Dopo aver interpretato il film erotico Zandalee ...
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Nome d’arte dell’attrice israelo-statunitense Natalie Hershlag (n. Gerusalemme 1981). Appassionata di danza sin dalla prima infanzia e decisa a intraprendere la carriera di attrice, a dodici anni ha acquisito [...] il cognome della nonna paterna, Portman. Raggiunta la notorietà con il film Léon (1994), si è poi affermata in ruoli molto diversi tra loro, dando prova di eclettismo. Tra i suoi lavori di maggiore esito ...
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Ballerino, coreografo e regista statunitense (New York 1918 - ivi 1998). Di formazione eclettica (oltre alla danza studiò musica e recitazione), è considerato uno dei maggiori coreografi del Novecento. [...] Attore di musical (1938-40), poi ballerino solista all'American ballet theatre (1941-44), esordì come coreografo nel 1944 in Francy Free (mus. di L. Bernstein), balletto divenuto nello stesso anno un musical ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...