Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] 'altra teca con una movimentata, ma piuttosto artificiosa, caccia calidonia; un poco posteriore è una teca con danza di menadi e una terza con danza di Nikai armate.
La produzione meno documentata è attica, cui si può attribuire soltanto uno s., con ...
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TETI (Θέτις, Thetis)
E. Paribeni
Divinità marina del golfo tessalico, in seguito inserita nell'ordinamento generale delle genealogie elleniche come la più veneranda tra le figlie di Nereo e di Doris.
Il [...] Euergides: in uno svolio di Nereidi in fuga, un incontro di amanti adolescenti che ha piuttosto del gioco galante e della danza che vero respiro epico. E in appresso, nella sempre maggiore umanizzazione delle storie degli dèi e degli eroi in cerca d ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] si poteva dire di un defunto: abuit ad Nymfas (rilievo di Grosseto). Di aspetto leggiadro, esse venivano immaginate spesso nella danza o nel girotondo; erano connesse soprattutto a divinità come Afrodite, Apollo, Hermes ma, data la loro natura, in ...
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HEIDELBERG, Pittore di
M. L. Morricone
Ceramografo attico, così chiamato da due coppe al museo di Heidelberg, del tipo di Siana, insieme con le quali altre sessanta, complete e frammentarie, tutte del [...] di H. è fra i più complessi: vi sono soggetti e schemi tradizionali, siano essi del mito o di genere, come l'arcaistica danza dei comasti sulla kỳlix di Amsterdam e il gruppo a "svastica" di Aiace con il corpo di Achille nell'interno della già ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] alla Venus Verticordia questa festività è stata descritta da Ovidio (Fast., iv, 133-164) che ha passato sotto silenzio la danza in questione, probabilmente a causa del suo carattere esoterico e licenzioso. Il mosaico d'Ostia (Stern, n. 1) e quello ...
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PUTEALE
F. Betti
Con il termine p. si intende la sponda - nella maggior parte dei casi in pietra, ma non mancano esemplari in muratura o in terracotta semplice o invetriata - posta all'imbocco dell'apertura [...] piedi, quattro uomini e cinque donne, scolpite in rilievo, che si muovono tenendosi per mano al passo di una lenta danza. È degna di nota soprattutto la cura con la quale l'ignoto scultore si sofferma nella descrizione degli abbigliamenti.In Europa ...
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MAHDIA
W. Fuchs
Località della costa tunisina, presso la quale nell'anno 1907 furono trovati in mare gli avanzi di un'antica nave, visitata negli anni seguenti sino al 1913 da palombari. Fu così possibile [...] statuette bronzee di grotteschi danzatori, due nane e un nano (v. caricatura), le cui comiche movenze in una danza bacchica, accompagnata dal suono dei crotali, sono rappresentate con vivacità. Queste scenette di genere paiono aver origine nell'arte ...
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KALATHOS (κάλαϑος, calathus, qualus, quasillus)
A. Longo
È un canestro fatto di vimini o di canne, stretto alla base, che si allarga progressivamente fino ad una larga apertura. Veniva usato per riporvi [...] esse rappresentano donne, ornate di k., danzanti. Evidentemente la sacerdotessa di Demetra doveva avere questo aspetto. Quanto alla danza si è pensato che essa fosse il καλαϑίσκος, il cui nome sarebbe nato dall'usanza di abbigliare le danzatrici col ...
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BRISEIDE (Βρισηΐς)
E. Lissi
La fanciulla di Brisa, la città di Lesbo, che era stata conquistata da Achille (Schol., Il., i, 366). Come proveniente da Lesbo è anche ricordata nell'Iliade (ix, 131-274). [...] comune, ma differiscono alcuni particolari, come il cappello frigio che B. ha sul capo pure nel papiro di Monaco, ed il passo di danza che si ripete invece, anche se meno accentuato, su di un rilievo al Museo Copto del Cairo, datato al IV-V sec. d ...
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DAKTYLOI IDAIOI (Δάκτυλοι ᾿Ιδαῖοι)
L. Guerrini
Figure mitiche, geni delle miniere, considerati come industri artefici del bronzo e del ferro. Già gli autori antichi spiegavano in vari modi il loro nome; [...] ). La tradizione li mostra sempre danzanti, in abito guerriero, con scudi e lance usati come strumenti; la loro danza aveva sicuramente fine apotropaico. Si diceva anche che praticassero magia, incantesimi e misteri. Clemente Aless., loc. cit., li ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...