Danzatore e coreografo statunitense (Rogers 1931 - New York 1989). Debuttò come ballerino nel 1950, e nel 1958 fondò l'Alvin Ailey American Dance Theatre. Con le sue coreografie ha saputo creare un nuovo [...] genere, misto di danza moderna, classica, jazz e afro. Tra i suoi lavori spiccano Revelations (1960), The River (1970) su musica di D. Ellington, e Cry (1971). ...
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Pittore (notizie dal 1519 al 1547); il più notevole esponente di una famiglia di artisti, di origine bergamasca, attivi nel Trentino e in Lombardia nei secc. 15º-17º. È autore, tra l'altro, di affreschi [...] raffiguranti la Danza macabra (in Val Rendena: chiesa di S. Stefano a Carisolo, 1519; chiesa di S. Vigilio presso il cimitero di Pinzolo, 1539). ...
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Ballerina e coreografa russa (Mosca 1902 - Berlino 1993). Figlia della ballerina Claudia Isačenko, studiò con Isadora Duncan e con V. Gsovsky, che nel 1924 sposò e con il quale nel 1928 fondò a Berlino [...] un'importante scuola di danza. Svolse intensa attività di coreografa soprattutto in Germania, dove tra l'altro, nel 1955, costituì il Berliner Ballett. Tra le sue coreografie: Bolero, 1946; Juan de Zarissa, 1951; Trionfo di Afrodite, 1953. ...
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Etnologo ed etnomusicologo italiano (Reggio di Calabria 1924 - Roma 1990). Tra gli iniziatori in Italia dell'etnomusicologia, a tale disciplina C. approdò attraverso gli studi sull'opera di B. Bartók. [...] , A. Schaeffner, C. Brailoiu, A. Merriam.
Vita
Insegnò presso il Conservatorio di Roma (1952-76), l'Accademia nazionale di danza (1953-73), la Libera università abruzzese degli studi di Chieti (1968-70) e, dal 1970, all'Università degli studi di ...
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Regista e drammaturgo nederlandese (n. Delft 1949). Direttore dal 1987 al 2001 della Toneelgroep di Amsterdam, la principale compagnia teatrale nederlandese, ha affiancato al lavoro d'interpretazione dei [...] di performances di assemblaggio, ispirate a miti e temi classici, nelle quali aspirava a integrare linguaggi diversi come danza e musica (Bakeliet "Bakelite", 1987; Titus, geen Shakespeare "Tito, non Shakespeare", 1988; Ballet, 1990; Anne Frank de ...
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Coreografo e ballerino (Firenze 1729 - Parigi 1808); in Francia con la famiglia dal 1740, fu allievo di L. Dupré. Esordì all'Opéra di Parigi nel 1748 e si impose subito per la grazia e la nobiltà del suo [...] maître de ballet aggiunto, nel 1770 divenne maître de ballet e premier danseur. Si ritirò nel 1781, dopo aver portato la danza nobile di stile francese al suo apogeo. Come coreografo si citano due opere, il balletto Medée et Jason di J.-G. Noverre ...
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Nome d'arte (tratto dal cognome, spagnolo, della nonna materna) della ballerina Maria Anna Cuppi o De Cupis (Bruxelles 1710 - Parigi 1770). Esordì nel 1726 all'Opéra di Parigi, dove rimase fino all'abbandono [...] delle scene nel 1751. Riformò la danza rendendola più agile e armoniosa, creò il "pass de basque" del minuetto. Modificò l'abbigliamento delle ballerine (gonnellino al ginocchio; maglie aderenti color carnicino). ...
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Musicista (Crescentino 1822 - Hove, Sussex, 1903). Allievo di A. Rolla e N. Vaccai, fu direttore d'orchestra in Italia e, con maggior fortuna, all'estero, soprattutto in Inghilterra e in America. Ancora [...] oggi restano in repertorio molte sue musiche di danza (valzer cantati, tra i quali Il bacio, ecc.) e alcune romanze per canto e pianoforte. Ha lasciato un volume di ricordi (My reminiscences, 1896). ...
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Danzatore e coreografo (Stoccolma 1767 - Kiev 1837). Studiò a Parigi con Auguste Vestris, iniziando ben presto una brillante carriera che lo portò a Londra e in Russia, dove operò e visse per molti anni. [...] Considerato il fondatore della scuola russa di danza, anticipò il romanticismo ballettistico, creando inoltre il cosiddetto "style volant", caratteristico di Flore et Zéphire (1796), il suo capolavoro coreografico. ...
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Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] dipinto ha una vita a sé. Io cerco solo di farlo nascere».
Un video lo ritrae al lavoro: guardandolo sembra che stia danzando, ma in realtà, attraverso il gesto, dà ‘voce’ ai materiali della pittura, il colore e la vernice.
Le sue opere sembrano un ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...