Danza in ritmo ternario e movimento moderato, in voga nel 17° sec., e componimento strumentale o vocale-strumentale sei-settecentesco, ispirato alla danza, in ritmo ternario (raramente binario), composto [...] di variazioni su di un basso ostinato di 8 o 4 misure. Esempi insigni ne diedero G. Frescobaldi, T.A. Vitali, J.S. Bach, G.B. Lulli, J.-P. Rameau ...
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Danza saltata, in movimento d’allegro moderato e ritmo ternario, diffusa soprattutto nel 16° sec. in Francia e in Italia, dove una sua varietà era detta salterello o romanesca. Si diffuse in tutta Europa [...] con varietà regionali. In origine si eseguiva dopo la lenta pavana (danza bassa) e nel 17° sec. come danza a sé stante. ...
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Danza francese del 16°-18° sec., in ritmo prima binario, poi ternario, e movimento allegro, di carattere leggero. Compare, idealizzata, nella musica d’opera e di suite, qui di solito come intermezzo tra [...] la sarabanda e la giga. Esempi si hanno in A. Campra, A.-C. Destouches, J.K.F. Fischer, J.S. Bach ecc ...
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Danza cantata andalusa, di origine secentesca. Di andamento vario (in misura binaria e movimento lento, oppure in misura ternaria e movimento rapido), è generalmente accompagnata da chitarra, nacchere [...] e tamburello. Esempi colti si trovano nell’opera di C.W. Gluck, W.A. Mozart, N.A. Rimsji Korsakov e M. de Falla ...
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Danza provenzale, ballata da uomini e donne che tenendosi per le mani o per i fazzoletti si dispongono in lunga fila, preceduti da suonatori di strumenti a fiato (galoubets) e tamburelli. Celebre è la [...] f. dell’Arlesiana di G. Bizet ...
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. Danza, d'origine probabilmente spagnola, in voga dalla fine del sec. XVI a tutto il XVII. Per il suo ritmo a terzine con la prima nota puntata, si ricollega, musicalmente, con il saltarello romano. Presenta [...] inoltre analogie con la giga e con la corrente, ma dalla prima si distingue nell'esecuzione che vuole, secondo J. J. Quantz, arcate brevi e secche, mentre meglio della corrente si accosta al tipo di movimento ...
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Tipo di canzone e di danza popolare in tre tempi, diffusa nelle regioni del Río de la Plata, che si suole accompagnare con la chitarra. ...
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bourrée Componimento strumentale derivato da antica danza francese o spagnola. In tempo pari (misura 2/2 o altra analoga) e con inizio in anacrusi e movimento vivace, si trova spesso come parte della suite [...] (➔) ...
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(o badinerie) In musica, pezzi in ritmo di danza, a carattere giocoso, inseriti a volte nella suite settecentesca francese e tedesca (per es. nella Seconda suite in si minore per flauto e archi di J.S. [...] Bach). Negli autori moderni titolo di pezzi brevi e non troppo impegnativi, con carattere di divertimento ...
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In Giappone, donna esperta, dopo apposito tirocinio, nella danza, nel canto, nella musica, nell’arte di conversare e di preparare e servire il tè (cha no yu) ecc., chiamata a intrattenere gli ospiti durante [...] cene e feste. In epoca Tokugawa (1603-1867), il termine si riferiva anche a intrattenitori maschi (meglio definiti come otoko g., «uomo g.»), ma progressivamente ruolo e nome si limitarono alle sole donne ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...