In musica, si dice di figura melodica che si ripete incessantemente, invariata e alla stessa altezza, per tutta una composizione o una parte di essa; appare di solito nel basso, che prende in tal caso [...] il nome di bassoostinato.
Più genericamente, per indicare la persistenza di un ritmo o di un effetto strumentale (per es., il pizzicato o. nella Sinfonia nr. 4 di P. Čajkovskij). ...
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Composizione musicale costituita da variazioni sopra un bassoostinato (ground-bass). Già presente nella rota medievale, il principio della variazione su bassoostinato si diffuse in Inghilterra nel periodo [...] rinascimentale grazie a compositori come W. Byrd, J. Bull e più tardi H. Purcell ...
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. È la più grave delle voci umane e si distingue in due gradazioni: quella di basso-cantante e quella di basso-profondo, rispettivamente con le estensioni seguenti:
Questa voce ha in tutta l'estensione [...] funzione, cioè il valore, dei varî accordi. Sull'evoluzione della teoria armonica v. armonia.
Basso Albertino: v. alberti, domenico.
Bassoostinato (fr. basse contrainte). - È il ripetersi d'una stessa frase o periodo melodico nella parte più grave ...
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Danza in ritmo ternario e movimento moderato, in voga nel 17° sec., e componimento strumentale o vocale-strumentale sei-settecentesco, ispirato alla danza, in ritmo ternario (raramente binario), composto [...] di variazioni su di un bassoostinato di 8 o 4 misure. Esempi insigni ne diedero G. Frescobaldi, T.A. Vitali, J.S. Bach, G.B. Lulli, J.-P. Rameau. ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] di variazioni libere su di una melodia che a mano a mano si attenua sino a divenire volatile o su di un bassoostinato (partite su passacagli o sulla romanesca, danza già citata dal Galilei nel 1568). Già nel Cinquecento si erano aggiunte altre danze ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] der weltlichen Solokantate, Lipsia 1914; E. J. Dent, Italien chamber cantatas, in Mus. Antiquary, 1911; H. Riemann, Der bassoostinato und die Anfänge der K., in Sammelbände der int. Musik-Ges., XIII; H. Prunières, La cantate italienne à voix seule ...
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VARIAZIONE
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella dottrina della composizione, questo termine designa la modificazione melica, o ritmica, o armonistica o contrappuntistica, o timbrica, o addirittura complessiva, [...] struttura, seguono le variazioni.
Analoga, benché dissimile in certi aspetti, è la posizione del tema nella composizione su bassoostinato: Passacaglia, Ciaccona (specialmente sec. XVII-XVIII), ecc. Quivi infatti il tema è esposto, nel suo breve giro ...
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PACHELBEL, Johann
Hans Joachim Moser
Compositore. S'ignora la data della 1iascita. Fu battezzato il 1 settembre 1653 in Norimberga e ivi morì il 3 marzo 1706. Nella sua città natale fioriva una ricca [...] suites per cembalo aveva usato sino a 17 tipi di tono e nelle toccate per cembalo esacordo improvvisato volentieri sul bassoostinato, a modo di ciaccona, il figlio Hieronymus si distingue per seducenti toccate (Denkm. d. Tonk. in Bayern, IV) che ne ...
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Danza d’origine popolare spagnola e in voga alla corte di Luigi XIV. Consiste in una serie di variazioni su un bassoostinato di 8, 4, 2 misure, ove talvolta lo stesso basso è soggetto a variazioni (il [...] che distinguerebbe la p. dalla ciaccona). Esempi celebri ne diedero G. Frescobaldi, G.B. Lulli, D. Buxtehude, J.S. Bach ecc ...
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ostinato
agg. [dal lat. obstinatus, propr. part. pass. di obstinare (v. ostinarsi)]. – 1. a. Di persona, che persiste con caparbia tenacia in un atteggiamento, in un proposito, nelle sue idee o opinioni, spesso nonostante l’evidenza contraria,...
basso2
basso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Parte bassa: tra la cima e ’l basso Si movien lumi (Dante); il b. della figura, della statua, del quadro; guardare qualcuno dall’alto in b., con ostentata e sprezzante alterigia. b....