D'ELIA, Antonio
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Nacque a Mirabella Eclano (Avellino) il 26 ag. 1897 da Pompilio e Teresa Maria Palermo. Appena undicenne, su suggerimento di Amarando Forgione, un giovane appassionato di musica che [...] composizioni, oltre a quelle citate, si ricordano: Notturno per archi, Scherzo per archi (Napoli 1923); Preludio per orchestra, Danza per orchestra (ibid. 1924); Poema lirico in un atto (La leggenda d'Azalea, ibid. 1924);poema sinfonico per orchestra ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] e per la vivacità e varietà dei ritmi); il suo è un linguaggio moderno che accoglie, ad esempio, i movimenti di danza contemporanea (fox-trot, blues, ecc.), ma non rifugge dal recupero di un'espressività "tradizionale", potremmo dire neoromantica. Di ...
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GAGLIANO, Marco da
Rossella Pelagalli
Nato a Firenze il 1° maggio 1582, fu il secondo dei sette figli di Zanobi (originario di Gagliano, la cittadina da cui prese il nome, nel Mugello) e Camilla di [...] turche insieme con i loro consorti di schiavi fatti liberi, "danzato nel Real Palazzo de' Pitti davanti alle Serenissime Altezze di sono affidati alla parte corale, spesso accompagnata da danza, ove la condotta a canone della scrittura polifonica ...
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LUCCHESI (Luchesi), Andrea
Silvia Gaddini
Nacque a Motta di Livenza, nel Trevigiano, il 23 maggio 1741. Dal 1757 fu allievo, per la musica operistica, di G. Cocchi, maestro di cappella all'ospedale [...] tre movimenti, e quattro su sei adottano già la classica successione dei tempi veloce-lento-veloce. Accanto ai caratteristici movimenti di danza e a quelli in forma di rondò o di variazione, inoltre, il L. adopera già prevalentemente il movimento in ...
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MANZUOLI (Mazzuoli, Manzoli, Manzolini), Giovanni
Mario Armellini
Il M. nacque a Firenze, nella parrocchia di S. Lucia sul Prato, il 22 giugno 1712, figlio "di Gio. Lorenzo di Giuliano Mazzuoli e di [...] di L. Pancino, Turnhout 1998, pp. 72, 106; P. Manzin, All'autore delle osservazioni in lingua francese sopra la musica, e la danza in Italia. Cicalata, Venezia 1773, p. 74; J.-B.-F. de La Borde, Essai sur la musique ancienne et moderne, IV, Paris ...
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DE AMICIS, Anna Lucia
Bianca Maria Antolini
Nacque a Napoli probabilmente nel 1733 (nel 1771, in occasione delle nozze del fratello Gaetano, dichiarò di avere 38 anni) da Domenico e Rosalba Baldacci.
Domenico, [...] , e da una gazzetta napoletana del 1792 che riferisce di una festa in casa Buonsollazzi in cui esse brillarono nel canto e nella danza (Enc. d. Spettacolo, col. 266).
La D. morì a Napoli nel 1816.
Fonti e Bibl.: C. Burney, A General History of Music ...
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CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] di quattro cori a nove parti che struttura le singole scene dell’opera, a loro volta formalmente tripartite in moduli scena-danza-berceuse. In Es il meccanismo non produce tuttavia alcun dramma. L’opera mette in scena l’annientamento degli attori ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] nipote G. Varischino; cinque (op. 2, 4, 8, 10 [recte 11] e 18) contengono sonate (ma l'op. 4 presenta anche delle danze) e una (op. 16) balletti e correnti a cinque. Alcune di queste raccolte ebbero anche delle riedizioni: tre l'op. 8 (Venezia 1664 e ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] forzatura vedere nella "atonalità" di Gesualdo la negazione della rudimentale tonalità che si può osservare in più d'una danza o canzonetta del Cinquecento: la tradizione su cui si staglia la tecnica cromatica di Gesualdo è quella del contrappunto ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] della poetica degli enciclopedisti), pur lodando l'impiego dei cori, la ricca orchestrazione e la "varietà spiritosa delle sue danze". Nel frattempo il Viotti, che era il vero fulcro della vita musicale parigina, aveva fondato un teatro, situato ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...