Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] ineffabile’ (c).
(a) Il primo fu inaugurato nel 1936 da I.A. Richards con The philosophy of rhetorics, ove si contesta l il grado ‘zero’ o basico delle parole come avviene con i tropi) e metalogismi (figure di pensiero che modificano il valore logico ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] Basile e Margherita Gonfaloniera; artisti come Ascanio e Dario Varotari, Pietro Liberi e il giovane Palma; a S.E. Alvise Contarini per l'accomodamento tra la Repubblica di Venezia e i gran signori per l'impresa fatta da S.E. Alvise Capello (datata 28 ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] attende
che pigola sempre più piano (“X agosto”, vv. 11-12)
(3) Là sola una casa bisbiglia,
Sotto l’ala dormono i nidi (“Gelsomino notturno”, vv. 6-7).
Ma è nei media, giornalistici e pubblicitari (➔ pubblicità e lingua), che la metonimia si presenta ...
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CHIARELLI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Trani (Bari) il 7 luglio 1880 da Carlo e da Maria Teresa Fortunato.
La famiglia paterna, di antica nobiltà emiliana originaria di Cento, si era trasferita [...] il 7 febbr. 1923 dalla compagnia di Dario Niccodemi al teatro Alfieri di Torino. Questo vita nazionale, Torino 1950, pp. 286 ss., 376 s.; G. Ravegnani, Uomini visti, I, Milano 1955, pp. 154 s.; G. Pullini, Teatro fra due secoli, Firenze 1958 ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] quantità di acqua: «e ora, lasso!, un gocciol d’acqua bramo», Inf. XXX, 63; od oncia, una minima misura di spazio: «ch’i’ potessi in cent’anni andare un’oncia», Inf. III, 83). In Dante l’impiego dell’iperbole consegue però a una pluralità di esigenze ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] un rigo di carmino
recide intorno le acque marezzate)
parlano (Myricae, “I puffini dell’Adriatico”, vv. 1-3)
La pratica dell’iperbato in biondissimi capelli:
in altro tempo belli di un bel biondo sereno (I colloqui, “Le due strade” II, vv. 27-28)
(24 ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] per le persone l’animo, il corpo o gli eventi che gli sono associati (Rhetores latini minores 1863: 613). Così la intenderanno i maestri di poetica dell’XI e XII secolo che ne faranno una figura basilare per la composizione dei poemi, ad es. Gervasio ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] manuali di maestri come Matteo di Vendôme e Goffredo di Vinosalvo. Denominati artes poetriae («tecniche per scrivere in versi»), i manuali precisano l’idea secondo cui l’allestimento dei discorsi comporta la dilatazione (dire molto a partire da poco ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] genere con la specie, ciò che segue con ciò che precede, o tutto il contrario di questo, e il suo uso è più libero per i poeti che per gli oratori. La prosa, infatti, come potrà accettare “punta” al posto di spada e “tetto” al posto di casa, così non ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] . 15-16), ➔ Gabriele D’Annunzio («L’aspro vin di giovinezza brilla ed arde»: “Canto dell’ospite” VI, v. 5; «ne l’ombra i fonti parlano segreti; / rare sgorgan le stelle, ad una ad una»: “Hortus conclusus”, vv. 34-35; «Fresche le mie parole nella sera ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
blursday (Blursday) s. m. inv. Perdita del senso del tempo, consistente in una squilibrata percezione del flusso e delle normali scansioni temporali. ◆ Quest'anno, invece, [i ricercatori e lessicografi dell'Oxford English Dictionary] si sono...