Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Premessa
Nel XIX secolo non si dubita di vivere nel “secolo della scienza”: dalla filosofia [...] molto limitati, l’attenzione pubblica e di molti commentatori si concentra su modelli esplicativi come il darwinismo, o il riduzionismo psicofisico e fisiologico, ignorando completamente interi settori disciplinari, come ad esempio la tassonomia ...
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GARGANO, Giuseppe Saverio
Domenico Proietti
Nacque a Napoli l'11 apr. 1859, da genitori napoletani: Filomena D'Ambrosio e Luigi, ufficiale di marina, che ben presto si trasferì con la famiglia a La [...] e scienza tra Ottocento e Novecento: "Il Marzocco", in Problemi, maggio-agosto 1976, n. 46, pp. 132-176; G. Landucci, Darwinismo e nazionalismo, in La cultura italiana tra '800 e '900 e le origini del nazionalismo(Atti del convegno, … 1979), Firenze ...
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TARGIONI TOZZETTI, Adolfo.
Daniele Vergari
– Nacque a Firenze il 13 febbraio 1823 da Giovanni, secondogenito di Ottaviano e fratello di Antonio, e da Elena Ferrati.
Il padre, avvocato e magistrato, [...] pur nell’ampiezza dei suoi interessi, contribuì all’affermazione – non senza qualche reticenza, come nei confronti del darwinismo – di una nuova concezione della scienza positivistica e materialistica, di cui fu testimone e promotore.
Opere. Rapporto ...
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GIGLIOLI, Enrico Hillyer
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Londra il 13 giugno 1845 da Giuseppe, esule originario di Brescello (Reggio nell'Emilia), avvocato, medico e naturalista, e dalla londinese [...] 1967, ad indicem; F. Rodolico, Naturalisti ed esploratori dell'Ottocento italiano, Firenze 1967, pp. 223-248; G. Landucci, Darwinismo in Firenze, Firenze 1977, ad indicem; I. Luzzana Caraci, La geografia italiana tra '800 e '900, Genova 1982, pp ...
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Sotto il nome di biologia in senso estensivo si comprendono tutte le scienze della vita; in senso stretto, con questo nome si è indicata poi la scienza dei costumi degli animali (ecologia) e delle condizioni [...] lo studio delle omologie ed ebbe col Gegenbaur il suo periodo aureo, sotto l'influenza delle idee evoluzionistiche di Darwin. Mentre però l'opera dell'Owen s'informava ancora alle teorie dell'anatomia trascendente (come lo scheletro archetipo, ecc ...
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MEMORIA
Alberto Oliverio
Bruno Antonini
(XXII, p. 829; App. IV, II, p. 428)
Neurobiologia. - Oggi esiste un consenso generale sul fatto che i processi mnestici rispondano a un passaggio dalla m. a [...] contestate da diversi studiosi, tra cui J.-P. Changeux o G. M. Edelmann: è soprattutto quest'ultimo a sostenere un darwinismo neuronale che implica che l'attività cerebrale sia altamente individuale e che non vi siano due cervelli che reagiscono in ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] luogo quelli delle scienze, in particolare l'antropologia e l'eugenetica, che trovarono un punto di riferimento nel darwinismo sociale e nella sua enfasi sull'ereditarietà e la sopravvivenza del più forte, ma anche il diffuso spiritualismo divulgato ...
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VARIABILITÀ (XXXIV, p. 997)
Giuseppe MONTALENTI
Biologia. - È nozione di dominio comune che tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli individui [...] che la variabilità è un fenomeno generale, ammettevano abitualmente che tutte le piccole variazioni individuali fossero ereditarie. Il Darwin, a dir vero, non era di questa opinione, e aveva intuito che occorre distinguere fra variazioni ereditarie e ...
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Nazionalsocialismo
HHans Mommsen
di Hans Mommsen
Nazionalsocialismo
sommario: 1. Nazionalsocialismo e studio comparato del fascismo. 2. Fase di movimento: a) origine e struttura sociale della NSDAP; [...] nella progressiva disgregazione della compagine interna di tutte le istituzioni pubbliche, per risolversi quindi in una sorta di crescente ‛darwinismo burocratico', in accanite lotte per il potere a tutti i livelli. In tutto questo processo, se resta ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] tr. it.: L'uomo primitivo, Roma-Bari 1972).
Burrow, J.W., Evolution and society: a study in Victorian social theory, Cambridge 1966.
Darwin, C., The descent of man and selection in relation to sex, 2 voll., London 1871 (tr. it.: L'origine dell'uomo e ...
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darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...
darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...