alimentazione
I gruppi umani si alimentarono attingendo alle risorse esistenti in natura (caccia e raccolta) per tutti i lunghi millenni del Paleolitico. Processi di intensificazione e selezione portarono [...] mais. Più in dettaglio, la zona mediterranea si differenziò da quella egiziana e mesopotamica nei dolcificanti (fichi/miele/datteri), nell’olio (oliva/sesamo), nelle bevande (vino/birra). Talvolta, anche in una stessa civiltà, le differenze apparvero ...
Leggi Tutto
KISHM (A. T., 92)
Giuseppe Caraci
Isola all'estremità orientale del Golfo Persico (di fronte alla punta di Ras Musandam nell'Arabia), separata dalla riva del Lāristān per mezzo di un canale (Khōr-i Gia‛farī, [...] solo in piccoli lembi a mo' d'oasi; nel resto il suolo è brullo e desolato, come sull'opposta sponda persiana. Grano, datteri e meloni sono tutto ciò che vi si produce; pochi abitanti (nessun europeo), che si riuniscono in minuscoli villaggi. Vi si ...
Leggi Tutto
SERINGAPATAM (A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Città dell'India Britannica, posta a 735 m. s. m., 15 km. a NE. di Mysore, su un'isoletta (lunga 5 km. e larga 1 e mezzo) formata da due rami del Cauvery. [...] Lal Bagh) con il mausoleo di Haydar ‛Alī, che nel 1780 sconfisse gl'Inglesi. La campagna dei dintorni è coltivata a riso e frequenti sono le palme da datteri e da cocco. La cittadina è servita da una stazione ferroviaria della linea Mysore-Bangalore. ...
Leggi Tutto
ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] nel tempio di I. a Mari; su quest'ultima rappresentazione la dea tiene in mano, come in coevi rilievi mesopotamici, un grappolo di datteri (cfr. A. Parrot, Le temple d'Ishtar, Parigi 1956, pp. 84-102, tavv. 36-37).
Intorno alla metà del III millennio ...
Leggi Tutto
(arabo Fazzān) Regione della Libia (circa 550.000 km2), a S della Tripolitania. Confina a N con la desolata Hamada al-Hamra, a E con i rilievi dell’Haruj e con quelli che si ricollegano al Tibesti; a [...] è il vento ghibli. Nelle oasi la vegetazione è costituita principalmente da palme selvatiche o coltivate, con notevole produzione di datteri. La popolazione (circa 50.000 ab.) è mista. I gruppi sedentari, a cultura agricola ( Fazazna), hanno varia ...
Leggi Tutto
STRENNA
Gioacchino MANCINI
Raffaele CORSO
. Antichità classica. - Si dissero strenae i donativi, di carattere simbolico e di significato religioso, che i Romani usavano scambiarsi in giorni di festa, [...] donavano ramoscelli sacri (verbenae) di alloro o di olivo, fichi e miele, perché l'anno fosse dolce come questo, e anche datteri dorati. A questi doni primitivi si sostituì col tempo il denaro. In età imperiale si usò donare oggetti varî. Donativi si ...
Leggi Tutto
ZEILA (A. T., 116-117)
Enrico Monaldini
Città della Somalia Britannica, bagnata dalle acque del Mar Rosso; sorge su una piccola penisola separante due modeste baie poco profonde, cosicché le navi di [...] : è frequentata da commercianti arabi, ebrei e greci. Tra i prodotti importati prevalgono il cotone, il riso, le sete e i datteri; tra quelli esportati, il caffè, l'avorio, le pelli, il bestiame e le madreperle; la maggior parte del traffico veniva ...
Leggi Tutto
Battiston, Giuseppe. - Attore teatrale, cinematografico e televisivo italiano (n. Udine 1968). Dopo gli inizi in teatro (Premio Ubu 1986 come migliore attore non protagonista per Petito Strenge), nel 1993 [...] 2011), M. Oleotto (Zoran, il mio nipote scemo, 2013), C. Mazzacurati (La sedia della felicità, 2013), F. Kamkari (Pitza e datteri, 2015), P. Genovese (Perfetti sconosciuti, 2016), A. Zambrano (Dopo la guerra, 2017), A. Padovan (Finché c'è prosecco c ...
Leggi Tutto
TOUAT (A. T., 109-110-111)
Roberto Almagià
Uno dei più importanti gruppi di oasi del Sahara algerino, situato tra 27° e 28° lat. N. e tagliato dal meridiano di Greenwich, nella depressione dell'Oued [...] quella delle frutta (uva, melograni), dell'orzo, del grano, dei legumi, ecc.; inoltre l'allevamento di pecore, asini e pollame. I datteri e la lana sono oggetto di esportazione.
La più importante è l'oasi di Adrar, a 285 m. s. m., dove convergono la ...
Leggi Tutto
Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] una fittissima rete di canali per irrigare il terreno con l'acqua dei fiumi. La terra produceva orzo, frumento e datteri. Il raccolto era ricco e consentiva di sfamare anche coloro che si dedicavano ad attività diverse dall'agricoltura.
…e in ...
Leggi Tutto
dattero
dàttero s. m. [dal lat. dacty̆lus, gr. δάκτυλος «dattero (frutto e mollusco)», prob. voce di origine semitica raccostata paretimologicamente a δάκτυλος «dito» per la somiglianza di forma]. – 1. a. Frutto della palma da datteri o dattilifera...
dattilifero
dattilìfero agg. [dal lat. scient. dactylifer, comp. del lat. class. dactylus «dattero» e fer «-fero»]. – Che produce datteri: palma d. (lat. scient. Phoenix dactylifera), la palma da datteri.