Uomo politico, nato a Nusco (Avellino) il 2 febbraio 1928. Iscrittosi giovanissimo alla Democrazia cristiana, dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all'Università Cattolica di Milano nel 1953, aderì [...] 1988 che, dopo un breve governo guidato da G. Goria, De M. giunse alla presidenza del Consiglio dei ministri.
Durante il Bibl.: A. Levi, La DC nell'Italia che cambia, Roma-Bari 1984; S. D'Agata, Ciriaco DeMita. Una presidenza annunciata, Roma 1988. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] economica, A. Giolitti; finanze, E. Colombo; tesoro, U. La Malfa; difesa, M. Tanassi; industria, commercio e artigianato, C. DeMita.
14 marzo 1974 - 23 novembre 1974 Presidente M. Rumor; interno, P.E. Taviani; esteri, A. Moro; grazia e giustizia, M ...
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Uomo politico italiano (Roma 1919 - ivi 2013). Tra i fondatori della Democrazia cristiana, è stato una delle personalità di maggior spicco della vita pubblica in Italia nella seconda metà del Novecento, [...] alle elezioni anticipate del 1979. Ministro degli Esteri dall'ag. 1983 al luglio 1989 nei governi Craxi, Fanfani, Goria, DeMita, fu particolarmente attento ai rapporti con il mondo arabo. Dal luglio 1989 fu capo di un governo pentapartito (DC, PSI ...
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(App. IV, I, p. 543)
Uomo politico, segretario dal 1976 del Partito socialista italiano. Fin dai primi anni della segreteria C. mirò a estendere il terreno del confronto con la DC a spazi politici e posizioni [...] linea di confronto conflittuale con la DC, particolarmente accentuato durante la segreteria e la presidenza del consiglio di C. DeMita − accusato di voler privilegiare il rapporto con il PCI −, di maggiore collaborazione dopo l'ascesa di A. Forlani ...
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(XI, p. 195; v. ministro, App. I, p. 854; II, II, p. 326)
Consiglio di gabinetto. − Nell'agosto del 1983, in Italia, per iniziativa del presidente del C. dei ministri B. Craxi, era costituito, come organo [...] si procedeva alla costituzione del C. di gabinetto con lievi varianti nella composizione. Inoltre, durante il periodo del governo DeMita, entrava in vigore la l. 23 agosto 1988 n. 400, per la disciplina dell'attività di governo e l'ordinamento ...
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FORLANI, Arnaldo
Giovanni Gay
Uomo politico, nato a Pesaro l'8 dicembre 1925. Laureato in giurisprudenza all'università di Urbino, ha ricoperto inizialmente varie cariche periferiche nella Democrazia [...] del convegno di studio sulle Regioni, tenuto a San Ginesio nel settembre 1969, si accordò con la sinistra di C. DeMita, stringendo quel patto ''generazionale'' che aveva come obiettivo di sottrarre al blocco doroteo il controllo del partito. Nel ...
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Paolo Armaroli
Paralisi Costituente
Piero Calamandrei sosteneva che il presidenzialismo condiziona il sistema dei partiti, mentre il parlamentarismo ne è condizionato. Oggi la nostra Repubblica è di [...] Alpi fino all’elezione di François Mitterrand. Le 2 commissioni bicamerali presiedute rispettivamente da Bozzi e da DeMita e Nilde Iotti propongono qualche modesto correttivo al parlamentarismo, osteggiato dalle sinistre perché nella nostra ...
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Colombo, Emilio
Politico (n. Potenza 1920). Proveniente dal movimento giovanile cattolico, è stato tra i massimi esponenti del Partito democristiano. Deputato alla Costituente (1946) e dal 1948 alla [...] Esteri dal 1980 al 1983, è stato poi ministro del Bilancio nel gabinetto Goria (luglio 1987-apr. 1988), delle Finanze nel gabinetto DeMita (apr. 1988-luglio 1989) e di nuovo degli Esteri nel gabinetto Amato (dal 28 giugno 1992). Il 14 gennaio 2003 è ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] in parte la sua fisionomia di ‘partito italiano’ nel tentativo di recuperare un nuovo rapporto con la società civile. DeMita si adoperò anche per sbloccare la democrazia italiana: egli si propose di superare la conventio ad excludendum nei confronti ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] storica divisione fra socialisti e cattolici, fra laici e non credenti; dall’altra i popolari meridionali Ciriaco DeMita, Nicola Mancino, Bianco e Marini, ancorati alle vecchie articolazioni della scomparsa Democrazia cristiana, gelosi della propria ...
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contratto di governo
loc. s.le m. Accordo sottoscritto da formazioni politiche di diverso orientamento sulla base di punti programmatici condivisi, come premessa vincolante di un’alleanza di governo. ◆ Il contratto stipulato tra federazione...
dipietrino
s. m. e agg. Sostenitore di Antonio Di Pietro; che si richiama a Antonio Di Pietro. ◆ In Transatlantico a Montecitorio, l’onorevole Ciriaco De Mita (Ppi) incrocia l’onorevole dipietrino Giuseppe Scozzari, che gli chiede che cosa...