MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] anche nel 1952 e nel 1953), insieme con e per l'editore D. De Donato, il M. compì un'amplissima campagna fotografica in tutto il Meridione d'Italia "antropocentrico" e quello giapponese, in cui l'uomo tende a "fondersi" col cosmo, il M. va precisando ...
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TIVOLI
P.F. Pistilli
(lat. Tibur)
Cittadina del Lazio in prov. di Roma, posta sulle pendici settentrionali dei monti Tiburtini, nel punto in cui il corso dell'Aniene scende, formando delle cascate, [...] dipinto negli anni 1157-1170, l'attuale giudizio della critica tende a essere piuttosto discordante, sicché la cronologia delle pitture del 1979, pp. 157-178; J.R. Gaborit, Un groupe de la Descente de Croix au Musée du Louvre, MonPiot 62, 1979, pp. ...
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ASPETTI (Aspeti, degli Aspetti, de Aspectis, de Aspettis, de Aspetis; talora de Aspectatis o de Expectatis), Tiziano
Estella Brunetti
Nato a Padova, molto verosimilmente non dopo il 1559, in quanto [...] orientata a diminuire i meriti artistici del Minio mentre tende vieppiù a una netta rivalutazione dell'altro Aspetti, nr. 80, 126, 132, 268, 293-312; H. Landais, Les bronzes italiens de la Renaissance, Paris 1958, pp. 14 s., 40, 59, 79; riproduz. in ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] transetto di S. Giovanni in Laterano, il B. tende a superare la cultura manieristica, i cui elementi , Apollon et les neuf Muses du Palais du Luxembourg, in Bullet. de la Soc. de l'histoire de l'art français, 1941-1944, pp. 28-33; C. Guglielmi, ...
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Figlio dello scultore Giannino e di Livia Bolla, nacque a Milano il 22 aprile del 1913. Egli si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1937, e da quell'anno iniziò la sua collaborazione con [...] di mezzi e pulizia di disegno, tende a riscoprire le ragioni fondamentali dell' decorazione: illuminaz. d'oggi, Milano 1956, pp. 26-28, 127, 133, 224; Journal de l'ameublement: meubles et décors, Paris 1956, p. 122; A. Pica, Storia della Triennale, ...
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BEGARELLI, Antonio
Silla Zamboni
Nacque a Modena verso la fine del sec. XV da mastro Giuliano fornaciaio.
La data di nascita si ricava dalla Cronaca del Lancilotto, in cui alla data 11 marzo 1524 il [...] 1524. Alla data 20 apr. 1527 il Lancilotto annota: "M. Antonio de Zulian Bregarelo ha fato el presepio che è soto la ancona di San Sebastian dalla fluida sintassi formale del B., che tende ad assorbire in composte cadenze classicistiche gli episodi ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] modello cosmologico. La concezione chiastica del canone policleteo tende a porre in armonico equilibrio, nella figura umana, si pensi alla sistematizzazione di F. Zuccari nella sua Idea de' scultori, pittori et architetti, pubblicata a Torino nel 1607 ...
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PAOLO Veneziano (o da Venezia)
F. Flores d'Arcais
Pittore veneziano, nato intorno al 1300 o anche prima, attivo in Italia settentrionale, in Istria e in Dalmazia, documentato dal 1333 al 1358; morto [...] (Pallucchini, 1945; 1956; 1964), l'altra invece tende a restringere il catalogo del pittore a poco più delle . L'ancienne Russie. Les Slaves catholiques. Deuxième recueil dédié à la mémoire de Théodore Uspenskij, II, 2, Paris 1932, pp. 332-380; S. ...
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COLLA, Ettore
Nicoletta Cardano
Nacque a Parma il 13 apr. 1896 da Cesare e Angela Bussi. Primogenito di famiglia numerosa, frequentò l'Accademia di belle arti della sua città natale, unendosi in amicizia [...] Salita" nel '59, gli oggetti trovati tendono ad essere assunti unicamente come elementi in ferro la fondazione Origine,la rivista Arti visive, in Capitolium, gennaio 1972, p. 71; G. de Marchis-S. Pinto, E. C., Roma 1972; G. Ballo, Gli assemblages di E ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] . In quegli anni la forza creativa del B. tende a diminuire; il fare diventa secco. Dipinse pitture a n. 20; G. Martin-Méry, Trésors d'art Polonais. Chefs d'oeuvre des musées de Pologne,Bordeaux 1961, p. 105, nn. 134 s.; M. Porębski, Malowane dzieje, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...