DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] di febbre quartana. È del 21 sett. 1447 una lettera a Giovanni Cosimo de' Medici, in cui chiede danaro in prestito per poter pagare due caldaie di semantica è il procedimento tipico di una poesia che tende, fino al limite di rottura, i canoni ritmici ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] anche nel 1952 e nel 1953), insieme con e per l'editore D. De Donato, il M. compì un'amplissima campagna fotografica in tutto il Meridione d'Italia "antropocentrico" e quello giapponese, in cui l'uomo tende a "fondersi" col cosmo, il M. va precisando ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] di pose; e come, a tratti, la sua sensualità tende a farsi erotica, o il sentimento a intenerirsi, ecco che e mem. d'Arcadia,s. 3, IV, 1 (1961), pp. 67-102; G. De Robertis, Altro Novecento,Firenze 1962, pp. 217-220; G. Bellonci, in IlMessaggero,7 nov. ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] uomini ripugna alla ragione sufficiente e la natura tende generalmente all'uguaglianza". È dallo stato sociale e ma molto più per la ben rilevata e meglio difesa reduzione de' fondi alienati al Regio Demanio, conquisi e distrutti affatto i ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] struttura psicologica, forza a volte la mano al traduttore, che tende a interpretare le frasi, a chiarire lo spirito del testo venne definito "traditore" da Ungaretti e criticato da E. De Michelis, che sollevò delle riserve sull'uso del verso nelle ...
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BARBI, Michele
Francesco Mazzoni
Nacque a Taviano (frazione di Sambuca Pistoiese) il 19 febbr. 1867, dodicesimo figlio di Francesco, possidente del luogo, e di Caterina Borri. Compì gli studi secondari [...] vivissimo senso della lingua, l'interpretazione; tende infine ad una definizione del pensiero Santoli, M. B.,in Studi di filol. ital., VII (1944), pp. 7-27; G. De Robertis, Un maestro,in Studi,Firenze 1944, pp. 169-77; G. Marzot, La critica e ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] "nobiltà conservatrice che l'astensione da qualunque attività pratica tende ad isolare sempre più nel suo esclusivismo di casta riserve sulla lingua e lo stile, pur facendone carico al "gusto de' tempi in cui l'autore foggiò il suo modo di scrivere, ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] politica e sociale veramente fervido e costruttivo, ma tende a rimanere piuttosto entro i limiti di un raffinato 1, Brescia 1758, pp. 256-64. Fra le opere più recenti: T. Stickney, De H. B. vita atque ingenio, Paris 1902; A. Ferriguto, Almorò B., l' ...
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CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] La versione catalana del Decameron e Il "Testament" d'en Bernat Serradell de Vich (entrambi in Arch. Roman., IX [1925], 4, pp. 129-153) in cui l'escussione dei fatti linguistici tende a rifiutare il Ritmo Laurenziano come esempio di poesia giullaresca ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] dei sensi (studiata con un'attenzione che tende a volgere al "verismo") che non sulla il suo secolo di P. C., in Rass. naz., XIV(1883), pp. 205-280; F. De Sanctis, Il darwinismo nell'arte, Napoli 1883, pp. 163-167, rist. in Scritti vari, ined. ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...