FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] allora il ruolo decisivò che nelle sue lettere tende ad attribuirsi, e del quale cercò di farsi in Arch. storico ital., s. 5, XLIII (1909), pp. 140-151; A. De Rubertis, Episodi dei rapporti della Toscana con Roma sotto il granduca F., ibid., XCII ( ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] valore progressivo della nuova "struttura del mondo" che essi tendono a creare.
L'ideologia wilsoniana, egli scrive, " l'arresto del G., Tatiana e Sraffa, intimo amico dai tempi de L'Ordine nuovo, divennero i suoi punti di riferimento per le necessità ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] tesori. Ma qui, su questo difficile problema, che tende a tornare insoluto dinanzi a chi pur lavori nel tentativo da V. Fazio-Allmayer, da A. Omodeo, F. Albeggiani, il giovane G. De Ruggiero, e quindi U. Spirito, A. e L. Volpicelli, G. Calogero, G ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] dato luogo, per tutta l'Italia, al 53% del "lodo De Gasperi". Ma anche nei servizi pubblici si diffondeva uno stato di di contenimento, e dalla sinergia di questi due movimenti tendeva ad aumentare la forza di contrattazione a livello politico ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] Quale era il giudizio di C. A. su questo avvenimento? "…Le Royaume de Naples et la Sicile ne nous font que trop voir - scrisse al D illegalità morale"), è indubbia. Lo stesso Rodolico, che tende a scagionare il sovrano e i giudici da qualsiasi accusa ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] interessi che spinsero alla guerra europea e che tenderebbero a prepararne un'altra"; invocò severe misure vi entrai senza volerlo: ma dovessi nascere un'altra volta piuttosto mi farei frate" (De Rosa, G. e il fascismo, p. 32). Il G. visse gli ultimi ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] -22 aprile, con la redazione di una terza e definitiva versione (De Felice, 1966, pp. 289 ss.).
Approvata la Carta del lavoro altre circostanze storiche emigrate, di resistenza ai tedeschi che tendono a far man bassa di tutto. Riluttante approva e mi ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] infatti ad un amico lucano di essere "cisalpino perché [vive] a Milano" e "odiator de' Galli [come era stato] nel '93, nel '94, nel '95, nel '96 alla base della società; infatti il modello cui tende non è lo Stato liberale parlamentare, quale si ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] (al di là delle sopravvalutazione che della sua figura tende a fare nelle memorie), in questo caso il suo , pp. 37-45; C. Gilardenghi, pp. 47-122; G. Sapelli, pp. 123-138; G. De Rosa, pp. 139-143; D. Lajolo, pp. 145-152; E. Morando, pp. 153-157; L ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] l'attacco diretto alla pubblica autorità o al sovrano tende o direttamente mira a sconvolgere la società e l'ordine stati sostenuti dai diplomatici e dai governanti cisalpini. Il De Attellis fu condannato a morte, pena subito convertita nella ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...