fingere
Bruno Basile
Latinismo attestato solo in Pg XXXII 69, in rima: come pintor che con essempro pinga, / disegnerei com'io m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga.
Nel passo il [...] " Filologia romanza " VII (1960) n. 27-28, 1-83; E.H. Kantorowicz, Selected Studies, New York 1965, 355 (vi si parla della fictio come figura veritatis); M. Pazzaglia, Il verso e l'arte della canzone nel ‛ DeVulgarieloquentia ', Firenze 1967, 105. ...
Leggi Tutto
Bertalot, Ludwig
W. Theodor Elwert
Filologo tedesco (Francoforte sul Meno 1884 Weilmünster [Taunus] 1960); attese a varie ricerche di erudizione e filologia umanistica, studiando molti fondi manoscritti [...] (1918, poi Ginevra 19202). Sull' " Archivum romanicum " VIII (1924) pubblicò un saggio sui termini poire, viere, aviere, del DevulgariEloquentia, e sul " Giorn. d. " XXVII (1924) un saggio sulla lettera di D. ai cardinali.
Bibl. - P.O. Kristeller ...
Leggi Tutto
terrigena
Maria Adelaide Caponigro
Il vocabolo latino appare in tre luoghi del De vulg. Eloq., a indicare i " nativi della regione " (così il Marigo); il termine, col valore di " nato dalla terra ", [...] della commixtione advenarum Longobardorum terrigenis della Padania, che avrebbe dato origine alla " garrulitas " dei Lombardi); v. DEVULGARIELOQUENTIA; lingua; e in particolare APULIA e LOMBARDIA: Lingua.
In I XII 6, infine, parla di ‛ terrigenae ...
Leggi Tutto
artificiale
. L'aggettivo appare due volte, in Cv II I 10 e 12, l'una e l'altra contrapposto a naturale, nell'espressione in ciascuna cosa, naturale ed artificiale, e vale " fatto dall'arte " umana, [...] dall'uomo ", sicché tutta l'espressione indica l'insieme delle cose terrene.
La medesima contrapposizione si ritrova nel DevulgariEloquentia, a proposito della locutio vulgaris e della gramatica: mentre la prima è detta naturalis (quam sine omni ...
Leggi Tutto
beneplacito
Marco A. Cavallo
Voce dotta (cfr. il tardo latino beneplacitum, che si incontra in autori cristiani): in Cv II II 2 li spiriti de li occhi miei a lei [la Donna gentile della Vita Nuova] [...] o ‛ arbitrio '. L'uso prevalente del termine nel latino cristiano spiegherebbe l'uso analogo dantesco nelle opere latine, dove designa la decisione libera e insindacabile di Dio (Monarchia) o l'arbitrario volere degli uomini (DevulgariEloquentia). ...
Leggi Tutto
semilatium, vulgare
- In VE I XIX 1 è così chiamato il volgare proprio di tutta la sinistra dell'Italia, totius sinistratae Ytaliae proprium, che D., con un ragionamento tuttavia affatto ipotetico, vuol [...] del versante tirrenico, toscani e dell'Italia centrale, constatando l'esistenza di forme e di termini affini tra tutti i dialetti della sponda adriatica; cfr. Marigo 158-159 ss., e vedi sub v. DEVULGARIELOQUENTIA; e anche CREMONA; Lombardia. ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri
1265
Nasce a Firenze
1289
Partecipa alla battaglia di Campaldino
1292-94
Scrive la Vita nuova
1300
Viene eletto tra i priori di Firenze
1301
È inviato da Bonifacio VIII come ambasciatore
1302
Viene [...] condannato all’esilio perpetuo
1303
Scrive il trattato Devulgarieloquentia
1304-07
Scrive il Convivio
1306
Inizia a lavorare alla Divina Commedia
1311
A Milano rende omaggio all’imperatore Arrigo VII
1321
Muore a Ravenna ...
Leggi Tutto
Eloquenza
In Cv I V 10 è citato, nella forma volgare, il titolo del DevulgariEloquentia (v.): uno libello ch'io intendo fare... di Volgare Eloquenza. ...
Leggi Tutto
dialetto
Per la trattazione dantesca dei d. italiani, v. la voce DeVulgariEloquentia e le varie trattazioni sotto i nomi delle regioni o delle città. ...
Leggi Tutto
Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
* *
Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] seu libellos per illum qui Dante nominatur in vulgari compositos ". La lettura allo Studio fiorentino fu 1941] 83-84). Ma per D. parla chiaro l'attestazione del De vulg. Eloquentia. Coerentemente ad essa, nella prosa dantesca ‛ mangiare ' è quasi ...
Leggi Tutto
curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...