SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] . È senza dubbio ciò che anche l'acume dantesco riconoscerà nella celebre dichiarazione di Devulgarieloquentia, I, XII, 2-4: "Et primo de siciliano examinemus ingenium: nam videtur sicilianum vulgare sibi famam pre aliis asciscere eo quod ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] cui fioritura, molto maggiore di quanto testimoniano i resti (Cielo d'Alcamo, Castra fiorentino), getta una luce il Devulgarieloquentia di Dante.
Fonti e Bibl.: Elegia giudeo-italiana (sec. XIII in.), Proverbia super natura feminarum (sec. XIII in ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] a cura di G. PETROCCHI, Milano, Mondadori, 1966-1967, vol. VII, tomi 2-4 dell' «Edizione Nazionale» citata, e il Devulgarieloquentia, usufruito in quella di P. V. MENGALDO, Padova, Antenore, I 968, e per le Rime tenendo conto all'occasione dell ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] XXIV, 56); la coesistenza di un filone 'comico', parallelo a quello aulico, esemplificato nel Contrasto di Cielo d'Alcamo (Devulgarieloquentia, I, XII, 6); sono tutti elementi che troviamo già nei tre canzonieri di fine Duecento, ed è probabile che ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] e indirettamente il proprio volgare (v. anche III, 1, 3), come italiano, con un anticipo di mezzo secolo sul Devulgarieloquentia. Secondo il Carmody, da una prima redazione anteriore al ritorno del L. in patria dipendono una trentina di manoscritti ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] sua propria poetica. Quegli elementi di storia letteraria dantesca sono contenuti sì in un'opera teorica come il Devulgarieloquentia, che del resto vale come giustificazione del «bello stile» ora descritto, e sintomaticamente s'interrompe quando ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] che, ahimè, lo stesso Filelfo credette di offrire per il Devulgarieloquentia e il Monarchia.
Per la lettera, poi, a Guido francese di A. PÉZARD (DANTE, Œuvres complètes, Paris, Bibliothèque de la Pléiade, 1965).
Non ho la pretesa di essere riuscito ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] in forma consapevole nella dottrina del Devulgarieloquentia), dalla straordinaria pluralità e varietà delle dichiara il Vannozzo «Né può per predicanza o per sermone Corso de stella un momento cessare». Non resta che acconciarsi ai cinici precetti ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] importante sottolineare la comune origine veneta di molti trattati inerenti a problemi metrici, non escluso il Devulgarieloquentia che, sia pure incidentalmente, può essere ricondotto all'ambiente veronese: una spiegazione di ciò è probabilmente ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] con un nuovo commento (I-II, ibid. 1874-75); Opere latine di Dante, I, Devulgarieloquentia eDe monarchia (ibid. 1878); II, Epistole, Egloghe, Quaestio de aqua et terra (ibid. 1882); La Commedia di Dante Alighieri raffermata nel testo giusta la ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...