Nome di divinità femminili etrusche, per lo più al seguito della dea dell’amore Turan; talora sono considerate esecutrici del destino come le Parche. ...
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(lat. fratres Arvales) Antichissima confraternita sacerdotale romana, addetta al culto della dea Dia, restaurata da Augusto. Constava di 12 membri scelti tra la classe senatoria per lo più per cooptatio, [...] alla testa dei quali era un magister assistito da un flamen. Il momento saliente del culto consisteva nel sacrificio di un’agnella grassa (agna opima), negli ultimi 3 giorni di maggio, nel boschetto sacro ...
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Genere (fondato dall'Asbiørnsen) di Echinodermi (classe Asteroidi), che, unitamente ai generi Odinia, Labidiaster e alcuni altri, costituisce la famiglia Brisingidae. Questi Asteroidi sono caratterizzati dal disco molto stretto e dalle braccia lunghissime, che quasi li fanno sembrare Ofiuroidi, e dalla notevole riduzionc dello scheletro, che deve probabilmente essere in relazione con la considerevole ...
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. Nella mitologia germanica, secondo taluni, era originariamente una dea, moglie di Odino (forse ipostasi di Freya), che in seguito decadde a strega, spauracchio dei bimbi, affine alla Holda. Ma più probabilmente [...] essa è una derivazione posteriore della superstizione medievale, la cui origine è connessa con leggende popolari sull'Epifania. Questa si chiamò nell'alto tedesco giperahta naht "notte splendente", da ...
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È il più celebre santuario della dea cretese Dictinna (v.), posto su un promontorio che portava lo stesso nome, della catena del Titiro (Creta), chiamato anticamente anche Capo Psakon, ora Capo Spátha.
Scarsi [...] resti del santuario si scorgono su uno sperone roccioso verso nord-est del Capo Spátha. ll santuario fu sotto la supremazia di Cidonia e poi di Polirrenio; e forse, almeno ai tempi dell'Impero, la borgata ...
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Isin
Antica città della Bassa Mesopotamia (od. Ishan Bahriyat). Sede della dea guaritrice Gula; già capoluogo di provincia sotto la III dinastia di Ur (21° sec. a.C.), alla crisi di Ur si rese indipendente [...] con il re Ishbi-Erra. La «prima dinastia di I.» (2017-1794), che controllava la città santa di Nippur, si propose come erede del regno di Ur, e i suoi re (specie Ishme-Dagan) imitarono gli inni del grande ...
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Enea
Giorgio Padoan
Figlio di Anchise, discendente di Dardano, e della dea Venere, accorso in aiuto del parente Priamo quando Troia fu assediata dall'esercito greco e lo stesso territorio di Anchise [...] fu messo a sacco da Achille, è citato nell'Iliade come uno dei più valorosi combattenti di parte troiana; nel poema omerico tuttavia rimane personaggio secondario: l'unico ampio episodio che lo riguarda ...
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Antica festa romana che si celebrava il 15 aprile in onore della dea Tellure, immolando una vacca gravida, detta in latino forda. Se ne attribuiva l’istituzione a Numa. ...
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ARTEMIDE (῎Αρτεμις)
P. E. Arias
Divinità greca di origine antichissima e di natura molteplice. Un tipo femminile molto spesso ripetuto, talora rappresentato su di un monte con la lancia in mano ed i [...] sec. a. C. Se non abbiamo un'A. fidiaca (rilievi del trono dello Zeus, Paus., v, II, 2) conosciamo però alcune teste della dea nonché una statua che in più conserva anche i simboli di A., quella di Villa Albani a Roma, che doveva rappresentare A. con ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...