MENAICHMOS (Μέναιχμος, Menechmus)
G. Cressedi
Scultore di Naupatto, operante circa la metà del V secolo. Eseguì con il concittadino Soidas la statua crisoelefantina di Artemide cacciatrice per Calidone, [...] dove la dea aveva l'epiteto di Lafria.
Pausania (vii, 18) afferma che Ottaviano, dopo la distruzione di Calidone, donò rovescio una immagine di Artemide tra un altare ed un cane; la dea in abito amazzonio ha la mano destra al fianco e nella sinistra ...
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MAMMISI
S. Donadoni
In copto "luogo del parto", è il nome che vien dato ai piccoli edifici annessi ad alcuni templi egiziani; là si immagina si ritiri la dea titolare del santuario quando deve dare [...] alla luce il dio figlio. L'esempio più antico risale a Nectanebo (XXX dinastia) e sorge a Denderah (v.), dove un altro m. è di epoca romana. Gli altri sono tolemaici, e fra questi i meglio conservati sono ...
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NANTOSUELTA
G. Baratta
Divinità femminile gallica venerata principalmente nel territorio dei Mediomatrici e degli Edui. L'etimologia del nome non è chiara. Per lo più esso è stato messo in relazione [...] N. e perché ha consentito di stabilire una relazione tra il nome e l'iconografia della coppia divina. Su questo altare la dea è raffigurata all'interno di una nicchia, stante e vestita con chitone e himàtion. Dietro le spalle si notano tracce di ali ...
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Divinità molto venerata in Tracia: Esichio e Fozio la designano come μεγάλη ϑεός e ricordano che si trova nominata nella commedia perduta Le donne di Lemno di Aristofane. Esichio la chiama ancora δίλογχος, [...] (XXXVIII, 41) che il console Manlio trovò, nella spedizione del 189 a. C., un tempio di Bendis presso il fiume Ebro. La dea passò poi dalla Tracia, attraverso il Bosforo, in Asia Minore; era venerata a Bisanzio, a Lemno, in Bitinia.
Il suo aspetto di ...
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Vedi FILE dell'anno: 1960 - 1994
FILE (Φίλαι, Philae)
S. Donadoni
Isola del Nilo al confine con la Nubia, e luogo considerato particolarmente santo nell'antichità. Iside, la dea del posto, vi fu venerata [...] fino all'età di Diocleziano. Originariamente l'isola era nubiana e certo Iside ha sostituito una divinità barbarica, che continuò ad essere venerata dagli Etiopi sotto il nuovo nome. L'attribuzione ufficiale ...
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BELLONA
A. de Franciscis
Divinità romana connessa con la guerra (Bellum) e con Marte.
In un primo tempo fu soltanto una personificazione, ma verso la metà del IV sec. a. C. appare come una figura divina [...] di B. a Rusicade cum omnibus ornamentis et pictura (C. I. L., viii, 7957), e si può supporre che vi fosse dipinta la dea. Il Winckelmann (Monum. ined., i, p. 36, n. 29) riconosce B. in un frammento di rilievo con figure femminili, armata, in piedi ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (ἡ Ηϕεσος, Ephésus)
P. Romanelli *
P. Romanelli
L. Guerrini
Città dell'Asia Minore, originariamente centro indigeno e sede assai venerata di un culto [...] stando a Strabone, avrebbe lavorato Prassitele; quanto all'immagine della dea, il tipo ci è noto dalle numerosissime repliche di età nicchie ricavate nel sasso, nelle quali è raffigurata la dea insieme con Attis e con una divinità maschile barbata del ...
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(gr. ἀρρηϕορίαι) Cerimonie sacre dell’antica Grecia; si celebravano in Atene nel mese di sciroforione (giugno-luglio) in onore di Atena Poliade. Due fanciulle nobili, tra quelle destinate al culto della [...] dea sull’Acropoli, portavano di notte oggetti sacri e misteriosi (ἀπόρρητα) di Atena in un santuario di Afrodite, e di lì altri oggetti simbolici sull’Acropoli. A. si celebravano anche per altre divinità (Atena e Pandroso, Ilizia, Demetra e Core). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nascere in Grecia tra rito e mito
Doralice Fabiano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita è forse l’unico evento della vita familiare [...] dei margini, che abita le eschatiai, le zone di confine tra i due mondi. Proprio in virtù di questa specifica funzione, la dea è invocata nei momenti in cui si attua un passaggio pericoloso che richiede all’uomo di confrontarsi con ciò che è ferino e ...
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Marsia
Giorgio Padoan
Personaggio della mitologia classica. Satiro, nato nella città di Celene (cfr. Theb. II 666, IV 186), abitatore dei boschi della Frigia.
Avendo Minerva inventato il flauto e suonandolo [...] un convito olimpico, venne derisa dagli altri dei per l'inelegante gonfiarsi delle sue gote; la dea volle allora vedersi riflessa nell'acqua, e quindi, indispettita, gettò via lo strumento. Lo raccolse M., che seppe trarne suoni dolcissimi, divenendo ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...