(gr. ᾿Αστραία)
Mitologia
Nella mitologia greca, «vergine delle stelle», dea della giustizia, figlia di Zeus e Temi, trasformatasi nella costellazione della Vergine.
Astronomia
Nome del quinto pianetino [...] (➔), scoperto nel 1845 da K.L. Hencke ...
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(gr. ᾿Ενυάλιος) Dio greco della guerra che fa coppia con la dea Enio. Certamente non è fin dalle origini un semplice epiteto di Ares, come appare da Omero in poi, ma una divinità da esso distinta; e distinto [...] torna a essere negli scrittori più tardi, dove è figlio di Ares o di Crono. Identificato talvolta dai Romani con Quirino ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio [...] (344 a.C.), e fissata una festa alle calende di giugno. Presso il tempio si trovava, agli inizi del 3° sec. a.C., la zecca di Roma e l’epiteto passò a significare la moneta come mezzo di scambio ...
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(gr. Φάνης) Creatura originaria del sistema mistico orfico. Nato dall’uovo primordiale deposto da Nyx (la dea Notte), manifesta nel nome il suo carattere di realtà ‘che mostra’, che cioè rende manifesto [...] ciò che era latente e implicito (la stessa creatura ha per nomi anche Protogono, il ‘Primo nato’, ed Eros) ...
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(lat. Parcae) Divinità della mitologia classica. In origine, presso i Latini antichi si ebbe una sola P., dea che presiedeva alle nascite, poi se ne ebbero tre, assimilate alle Moire greche, divinità [...] che presiedevano al destino dell’uomo dalla nascita alla morte ...
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(gr. Βαυβώ) Mitica moglie di Disaule di Eleusi. Nella versione più antica (orfica) del mito di Demetra, accolse la dea errante in cerca di Persefone e le offrì una bevanda d’orzo. Al rifiuto della dea [...] addolorata, B. si dispose in un atteggiamento grottesco, scoprendo il suo ventre eccessivo e suscitando così il riso del piccolo Iacco (➔) e di Demetra stessa che accettò allora di bere. Di questo mito ...
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Dio della mitologia nordica (propriamente «il genitore»). Nato da una roccia salata, si unì a Bestla figlia della dea Ymir e generò Bor (nell’antico islandese burr «figlio»), padre di Odino. ...
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(gr. Φάων) Mitico traghettatore dell’isola di Lesbo che, avendo portato nella sua barca, senza compenso, Afrodite, ebbe dalla dea un vaso di unguento con il quale, da vecchio e brutto, divenne un bellissimo [...] giovane amato da tutte le donne. Secondo Ovidio, che riprende un motivo anteriore, probabilmente comico, fu amato da Saffo che, non corrisposta, si gettò in mare dalla rupe di Leucade ...
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(gr. ῾Αρμονία) Mitica figlia di Ares e Afrodite, moglie di Cadmo re di Tebe, madre di Ino, Semele, Agave, Autonoe, Polidoro. Dea, in origine, dell’amore e della concordia, divenne poi la personificazione [...] allegorica dell’ordine morale e sociale.
In alcune pitture vascolari è raffigurata seduta, presso Cadmo che si accinge a combattere il serpente ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...