SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] su un programma di austerità economica (stabilizzazione del debito e riduzione del deficit pubblico), seppur temperato da una , allievo di Larsson e Blomdahl, ha lavorato molto all'estero, perfezionandosi a Berlino con B. Blacher e a Vienna con ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] un notevole contributo il turismo. Gravissimi problemi derivano dalla produzione e dal commercio della coca. Molto ingente il debito con l'estero, valutato in oltre 17.000 milioni di dollari nel 1988.
Comunicazioni. - La particolare struttura fisica ...
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BURRI, Alberto
Massimo De Sabbata
Nacque a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 1915, primogenito di Pietro, commerciante di vini, e di Carolina Torreggiani, insegnante elementare.
Medico tra guerre [...] opere esposte erano ancora di carattere figurativo con qualche debito verso la pittura tonale della Scuola romana degli fino ai primi anni Cinquanta, sia in Italia sia all’estero. Nello stesso 1947 ottenne il primo riconoscimento ufficiale del suo ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] fu incamerato dai principi Borghese a copertura di un debito dei Ceracchi per affitto arretrato e nel 1845 le richiese più volte al governo francese e in particolare al ministro degli Esteri C. de Delacroix, di farlo ritornare a Roma e di appoggiare ...
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FLORIANI, Pompeo
Giuseppe Adami
Figlio di Camillo e di Gerolama, di cui non si conosce il casato, nacque a Macerata nel 1545. Gli unici dati che possediamo circa la sua formazione militare sono basati [...] p. 44 s.; Bono, 1976). È stato rilevato il debito del progetto del Serbelloni, poi risultato vincente per il suo costo for the Knights of Malta, in Architetti e ingegneri militari italiani all'estero dal XV al XVII secolo, a cura di M. Viganò, Livorno ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] di eventuali deflussi o afflussi di oro verso l’estero e dall’estero. Le operazioni di m. aperto sono state a dell’impresa con altri operatori) piuttosto che ricorrere al debito; deve poi decidere se realizzare una semplice offerta nei confronti ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] che il suo messaggio si diffondesse in Provenza e all'estero. Della sua produzione avignonese non restano che frammenti, quali più drammatica, la Deposizione, mostra chiaramente il suo debito verso Giotto, presentando figure avvolte in manti che ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] pittura risorgimentale italiana, la critica continuava a sottolineare il debito verso la pittura francese:
Mancavano all’arte moderna in la diffusione dei temi risorgimentali in Italia e all’estero grazie alla riproduzione in litografia, in Italia ad ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] compiere altri progressi. I nuovi stimoli arrivarono a tempo debito dall'impero carolingio, ma, prima che potessero avere un vichinghi, ma i vichinghi che si erano avventurati all'estero per cercare fortuna erano 'camaleonti culturali', pronti ad ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] Institut de France, per divenirne poi, nel 1830, associato estero. Su sua sollecitazione, fra l'altro, vennero comprati e un organismo rigoroso, essenziale, dove, saldato ogni debito verso il classicismo rinascimentale e verso l'assemblaggio ...
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valuta
s. f. [der. di valere, part. pass. ant. valuto]. – 1. ant. a. Valore economico di un oggetto ragguagliato in denaro, e in partic. di monete e titoli: un gioiello di grande v.; una moneta d’oro della v. di 200 euro; e con sign. affine,...
fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. Proprietà terriera, appezzamento di terreno,...