Cantante scozzese (Aberdeen, Scozia, 1877 - ivi 1967). Studiò a Chicago e a Parigi, dove debuttò nel 1900 come soprano. Nel 1902 fu la prima interprete del Pelléas et Mélisande di C. Debussy. Cantò con [...] grande successo in Europa e in America; si ritirò dalle scene nel 1931 ...
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Mecenate svedese, collezionista, direttore di compagnia di balletto (Stoccolma 1898 - Barcellona 1964). Fondò a Parigi Les Balets Suédois (1920-25), promuovendo un'attiva collaborazione con i più importanti [...] artisti del suo tempo (Debussy e Bonnard, Claudel e Milhaud, Honegger e Léger, Casella e De Chirico, Satie e Picabia, ecc.). Nel 1932, insieme a P. Tugal, fondò a Parigi Les archives internationales de la danse. La sua ricca collezione fu divisa tra ...
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Musicologo inglese (Londra 1905 - ivi 1973). Dopo aver studiato a Parigi con N. Boulanger, ha collaborato come critico musicale con varî quotidiani londinesi. Si è interessato in particolare alla musica [...] francese tra fine Ottocento e inizî Novecento. A Debussy ha dedicato l'esauriente monografia Debussy. His life and music (2 voll., 1962-65). ...
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Compositore e pianista francese (Casablanca 1914 - Parigi 1992). Ha studiato a Barcellona, Parigi e Roma (con A. Casella); fondatore del gruppo Le Zodiaque (1947), O. è stato compositore versatile, aperto [...] a influenze di Debussy e spagnole, ma anche alla sperimentazione elettroacustica. Particolarmente attento al canto e alla dimensione ritmica e timbrica, si è distinto come autore di balletti, opere teatrali, sinfonie e musica cameristica. ...
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QUARTETTO ITALIANO
Gregorio Moppi
Il Nuovo Quartetto Italiano debuttò il 12 novembre 1945 nella Sala dei Mori al Castello Comunale di Carpi, ospite della locale, neonata stagione degli Amici della [...] copertina indicato come op. 39 n. 3] e op. 58 n. 2 G. 243; W.A. Mozart; Quartetti K 387 e K 421 (1953); C. Debussy, Quartetto op. 10; D. Milhaud, Quartetto n. 12 (1954); J. Brahms, Quartetto op. 67; F.J. Haydn, Quartetti op. 3 n. 5, op. 76 n ...
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Musicologo tedesco (Thiedewise, Hannover, 1818 - Kensington, Londra, 1882). Studiò a Weimar e dal 1850 risiedette a Londra. Dedicò gran parte delle sue indagini alla musica e agli strumenti dei popoli [...] non europei. Scrisse: Alla breve, from Bach to Debussy (1921); Discords mingled (1931). ...
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Direttore d'orchestra olandese (Winterswijk 1907 - Melbourne 1978). Dal 1938 direttore dell'orchestra municipale di Utrecht, nel 1949 passò a quella della residenza dell'Aia e nel 1974 alla sinfonica di [...] Düsseldorf. Tra gli autori a lui più congeniali, Debussy, Ravel e Bruckner. ...
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Direttore d'orchestra (Londra 1869 - Hitchin, Hertfordshire, 1944). Studiò alla Royal academy of music di Londra. Personaggio di spicco della vita musicale londinese, dal 1895 diresse i Promenade Concerts [...] alla Royal Albert Hall, divulgando la produzione di musicisti come C. Debussy, A. Schönberg, B. Bartók. Compose anche musiche teatrali, strumentali, vocali-strumentali e pubblicò il volume About conducting (post., 1945). ...
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Musicista spagnolo (Cadice 1876 - Alta Gracia, Argentina, 1946). Studiò con J. Tragò e F. Pedrell. Si rivelò con un'opera, La vida breve, premiata in un concorso nazionale nel 1905. Nel 1907 si recò a [...] Parigi, dove avvicinò C. Debussy, M. Ravel, P. Dukas, traendo profitto da queste relazioni. Nel 1914 ritornò in patria, e si stabilì a Granata. È considerato il maggior compositore spagnolo del Novecento; scrisse varia musica teatrale, vocale- ...
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tombeau Pezzo di musica strumentale dedicato alla memoria di un personaggio defunto: composizioni aventi questo titolo si incontrano soprattutto nel 17° e 18° sec., ma anche nel 20° sec. il genere è stato [...] ripreso, tra gli altri, da M. Ravel, C. Debussy, M. de Falla. ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...