GALLIAN, Marcello
Angiolo Bandinelli
Nacque a Roma il 6 apr. 1902 da Angelo, console generale in Turchia, e da Maria Scalzi. A seguito di difficoltà economiche venne mandato in collegio, prima a Roma [...] soprattutto nelle tante effimere riviste, scarsamente costruttive e tuttavia aperte alle suggestioni provenienti dalla coeva cultura europea: dal decadentismo alla sua filiazione romana, l'immaginismo di V. Paladini e U. Barbaro del 1924-25. Non sarà ...
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DAL MOLIN FERENZONA, Raoul
Rosella Siligato
Nacque a Firenze il 24 sett. 1879 da Olga Borghini e da Giovanni Antonio detto Giovanni Gino, giomalista, autore di una serie di articoli e di libelli contro [...] novella Mio figlio (Palermo 1900); in questa affiorano quegli atteggiamenti e quei temi ispirati alla cultura del decadentismo, che l'artista svilupperà nella sua opera sia pittorica sia letteraria.
Abbandonata l'Accademia militare e tralasciata ...
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Scrittore italiano (Cortona 1893 - Firenze 1952). L'attività di P. fu soprattutto di critico, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana contemporanea, nel cui ambito ha tratteggiato essenzialmente [...] è sorretta da una sicura preparazione umanistica, ma anche scaltrita da un'assidua esperienza delle letterature moderne e del decadentismo europeo. Fu compilatore di antologie: Poesie d'oggi, in collab. con G. Papini (1920; n. ed. 1925); I Toscani ...
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IVANOV, Vjačeslav Ivanovič
Ettore Lo Gatto
Poeta e filosofo russo, nato a Mosca nel 1866. Dopo avere studiato alle università di Mosca e di Berlino filologia e filosofia, visitò quasi tutta l'Europa [...] è anche la dottrina simbolistica di I. che, come "idealismo oggettivo", si contrappose agli eccessi idealistici e impressionistici del decadentismo della prima generazione. Il poeta non è, secondo l'Ivanov, un sognatore solitario, ma un maestro, la ...
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Proust, Marcel
Alberto Beretta Anguissola
Rivivere il tempo perduto
La grandezza e l’originalità dello scrittore francese Marcel Proust nascono da una singolare mescolanza di due poetiche opposte: una [...] il giovane Marcel Proust, che, essendo nato a Parigi nel 1871, visse la propria adolescenza e giovinezza in pieno decadentismo, un periodo caratterizzato dal prevalere di filosofie irrazionaliste, che ponevano il mistero, il dolore e l’interiorità al ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] duca Francesco Maria Farnese (1694-1727), né il fratello Antonio (1727-31) hanno figli, e della Toscana, già in fase di decadenza sotto i granduchi Ferdinando II (1626-70) e Cosimo III (1670-1723), e senza un erede del granduca Gian Gastone (1723-37 ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] anche attraverso quanto in Pascoli e, più, in D'Annunzio è assimilazione e rielaborazione delle istanze e dei motivi del decadentismo europeo, le condizioni della poesia erano ben diverse da quelle della critica. In grande rigoglio di pensiero e di ...
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Blake, William
Fortunato Bellonzi
Poeta, pittore e incisore inglese (Londra 1757-1827). Il ‛ mad Blake ', come era chiamato per scherno, raccoglie in sé le contraddizioni del visionario piuttosto che [...] tante correnti moderne, che non sono, ovviamente, soltanto delle estetiche: del Goethic revival, del purismo, del decadentismo, del surrealismo.
Disegnatore e incisore, B. precorre di vari decenni la splendida rifioritura ottocentesca dell'editoria ...
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Giornalista, romanziere e poeta danese (Farsø, Himmerland, 1873 - Copenaghen 1950). Una delle maggiori personalità letterarie della Danimarca del 20° secolo, premio Nobel per la letteratura nel 1944, con [...] all'attività letteraria. Dopo lungo tirocinio come autore di racconti d'appendice, si affermò con due romanzi d'intonazione decadente (Danskere "Danesi", 1896; Einar Elkjaer, 1898), andando così incontro alla moda del tempo. Trovò invece sé stesso un ...
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Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] A. Pasini.
In campo letterario temi e interessi emergono nell’opera dei maggiori scrittori europei, dal Romanticismo al Decadentismo e oltre: J.W. Goethe (West-östelicher Divan), F.-R.-A. Chateaubriand, G. Byron, A. Lamartine (Souvenirs, impressions ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...