CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] di L. Russo, Pisa 1974, pp. 204-219; N. Borsellino, C. e la realtà, in Rozzi e Intronati. Esp. e forme di teatro dal Decameròn al Candelaio, Roma1974, pp. 189 ss. Fra i manuali è utile consultare F. Flamini, Il Cinquecento, Milano s.d., ad Indicem;E ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] esperienza che arriva poi alla felice ricchezza cromatica di Medea (1969), e a quella della cosiddetta Trilogia della Vita (Il Decameron, 1971; I racconti di Canterbury, 1972; Il fiore delle Mille e una notte, 1974). Negli anni successivi la libertà ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] + dativo, norma ancora rispettata da Dante («E se non fosse ch’ancor lo mi vieta»: Inf. XIX, 100), mentre già nel Decameron di Boccaccio il tipo arcaico coesiste con il tipo moderno me lo in proporzioni pressoché uguali. Per tutto il Trecento resiste ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] , allo stesso modo, saremmo tentati di dire, che molta parte del teatro cinquecentesco è una divulgazione del Decameron del lontano Trecento. Però noi non sappiamo dargli quella enorme importanza che alcuni vorrebbero attribuirgli. Certamente esso ha ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] applicò alla produzione volgare il canone umanistico dell'imitazione dell''autore unico', indicando nel Canzoniere e nel Decameron i modelli esclusivi della poesia e della prosa. Nelle Prose Bembo illustrò i principi della nuova poetica indicando ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] giudice, poniamo, o lo stesso Boccaccio quando vagheggia una contraffatta e velleitaria antichità nelle opere anteriori al Decameron. E resterebbe in ogni modo da spiegare questo distacco, a guardar bene non meno straordinario che una decisa ...
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CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] "Jeu des échecs moralisé" source de la "Mutacion de Fortune", in Melanges C. Brunel, I, Paris 1955, pp. 556-565; C. Bozzolo, Il Decameron come fonte del Livre de la Cité des Dames di C. de P., in Miscell. di studi e ricerche sul Quattrocento francese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia tragica cinquecentesca nasce dal tentativo umanistico di dare nuova [...] primo Cinquecento. La produzione tragica di Torelli prosegue con Tancredi (1597), tratto dalla prima novella della quarta giornata del Decameron, Vittoria (1605), dramma sulla morte di Pier della Vigna, e Polidoro (1605). A cavallo tra i due secoli ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] la prosa letteraria determina, almeno nelle sezioni diegetiche, il decremento del tasso di espressione del soggetto. Nel Decameron il divario tra espressione del soggetto nei dialoghi e nel discorso indiretto, con sintassi più elaborata e periodi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] lirica, la prosa, gli scritti di carattere religioso) o delle opere (la Commedia dantesca, il canzoniere petrarchesco, il Decameron, le Stanze di Poliziano, l’Orlando furioso, la «Maccaronea» di Folengo). Con Machiavelli comincia la serie di autori ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...