Un prosimetro nascostoConsiderato l’archetipo della novellistica europea e in certi periodi indicato come un paradigma dell’italiano letterario in prosa, il Decameron ha anche una componente propriamente [...] libro cosicché si raggiunge pure per i testi lirici il numero perfetto dieci.Interpretazioni e allusioniIl tema dominante delle ballate del Decameron è l’amore e come avviene per le novelle anche per i testi lirici nascono tra i membri della brigata ...
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Ascolto, legami e dialogoOgni membro della brigata racconta dieci novelle e ne ascolta novanta. Il primo pubblico e i primi giudici della performance narrativa sono, dunque, i compagni e le compagne che [...] e omo erotiche presso la curia romana (cfr. Dec., i 2 19), questa di Dioneo è la prima novella lubrica del Decameron. Come reagiscono le ascoltatrici? La narrazione del compagno «prima con un poco di vergogna punse i cuori delle donne ascoltanti e ...
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La prego di farmi scendere da cavalloTocca a Filomena iniziare la sesta giornata del Decameron dedicata ai leggiadri motti. Narra di un gruppo di dame e cavalieri che, dopo aver pranzato a casa di madonna [...] senza mai remore, ritardi e intoppi. Ne è un esempio la prima novella di ser Ciappelletto, una delle più note del Decameron, raccontata da Pànfilo. Nelle tre macrosequenze che la compongono si delineano in successione il volto, la maschera e l’icona ...
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Economia domesticaLa comodità del soggiorno della brigata in campagna è garantita dalla presenza di sette servitori, quattro donne e tre uomini che attendono alle faccende domestiche. È la prima regina [...] in «Studi sul Boccaccio», xiii 1981-1982, pp. 217-265.Getto, G., Vita di forme e forme di vita nel «Decameron», Torino, Petrini, 1958. Sitografiahttps://www.enteboccaccio.it/s/ente-boccaccio/page/home Il ciclo di interventi δέκα λέξεις. Dieci parole ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] aveva; e già le pareva star bene quando la fortuna l’apparecchiò nuova tristizia, quasi non contenta delle passate (Decameron, vol. I, p. 235).Il falso agionimo, riconducibile a San Cresci (abbreviazione di Crescenzio), nome di una località presso ...
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Nudità violateLa peste contamina e deturpa i corpi, ma viola anche l’intimità agendo negativamente sul senso del pudore. Boccaccio annota una consuetudine inaudita. Le donne fiorentine, per quanto fossero [...] 7), in «Studi sul Boccaccio», 51, 2023, pp. 173-210.Lavagetto M., Oltre le usate leggi. Una lettura del ‘Decameron’, Torino, Einaudi 2019.Petrarca F., Ad eundem [Iohannem Boccacium de Certaldo] insignis obedientia et fides uxoria, in Id., Res seniles ...
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A memoria non vi è nessun precedente a un’impresa come quella che Alberto Cristofori va realizzando con Un anno con Petrarca, rubrica quotidiana di proposta e commento di un sonetto del poeta aretino attraverso [...] altrimenti non riesci a fare mai». In questa tua scelta c'entra anche la commissione ricevuta di volger in italiano contemporaneo il Decameron di Boccaccio?«C'entra e non c'entra. Mi piace il Due-Trecento e ho dedicato a quel periodo anni di studio ...
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Luigi MattManuale di stilisticaFirenze, Vallecchi, 2024 Il lettore ormai avvezzo alla narrativa commerciale, tutta appiattita su dialoghi stereotipati e soggetti già pronti per la trasposizione audiovisiva, [...] frammentazione estrema»; l’«osso» montaliano Meriggiare pallido e assorto, con la tecnica del correlativo oggettivo; la novella del Decameron sul piacevole motto di madonna Oretta, con brevità finalizzata al riso («l’aggiunta di una parola di troppo ...
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Sulle pagine del quotidiano «Il Foglio», Alfonso Berardinelli ha scritto a proposito di Rivoluzioni e popolo nell'immaginario letterario italiano ed europeo di Stefano Brugnolo (Macerata, Quodlibet, pp. [...] mugnaio avesse maneggiato e compulsato, tra gli altri, la Bibbia in volgare o Il cavalier Zuanne de Mandavilla o il Decameron del Boccaccio in edizione non purgata. A indicare come, nel dominio del discorso parlato e dialettale, si fossero inseriti ...
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Il patriarcato preborghese, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non escludeva le donne dalla sfera culturale. Nella sua Storia della letteratura italiana (1772-1782; seconda edizione 1787-1794), [...] (1970).Poiché, come il vile Tancredi in lacrime di fronte a Ghismonda nella prima novella della quarta giornata del Decameron, il sistema patriarcale mostra, ogni giorno di più, una pericolosa fragilità omicida, non resta che imprimere nella mente le ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione e di dieci giornate (in greco δέκα ἡμέραι),...
Personaggio letterario del Decameron di G. Boccaccio, protagonista della settima novella della prima giornata. Narra a Can Grande della Scala la novella su Primasso.