Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] , è presente nell’immaginario collettivo popolare, tant’è che, in seguito, sarebbe stato protagonista di una novella del Decameron di Giovanni Boccaccio della giornata sesta, la giornata dei «motti di spirito», la giornata della celebrazione della ...
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«Tengo la testa alta,attraverso il mio cuore e spero di morireamarmi è complicatotroppa paura, molti cambiamentisto bene e tu sei il mio preferitonotti buie in preghiera»Alright, Kendrick Lamar Red Bull [...] comprensione del creato, dell’uomo. Artie sfodera un calembour boccaccesco, con la stessa irriverenza a sfondo erotico del Decameron: «Lei studia letteratura / Mi fa un bel Boccaccio». Non manca la fotografia rap sulle vicende politiche attuali, col ...
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Noi raccontavamo un giorno per dilettoÈ l’ora nona (circa le tre del pomeriggio) del primo giorno. Il sole è alto nel cielo, fa caldo ma un soave venticello rende la canicola più sopportabile. Dagli ulivi [...] il poema del suo maestro e del suo autore (cfr. Inf., I 85). L’attenzione per il corpo prorompe pertanto nel Decameron a partire dal racconto della vita della brigata e, esattamente come nella Commedia, nei cento racconti il corpo soffre ogni tipo di ...
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Non di rado il principio dell’economia linguistica formulato da André Martinet, in virtù del quale la comunicazione tende a esprimere il necessario mediante il minimo sforzo possibile, evitando la ridondanza, [...] tempo di Dante, a cura di Mario Marti, Milano, Rizzoli, 1956, p. 139), e nella settima novella dell’ottava giornata del Decameron lo scolare saluta «Buon dì, madonna». Del resto, B(u)ondì(e) è antroponimo dugentesco, come il poeta fiorentino Bondie ...
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L’edizione Rizzoli BUR del Decameron presenta un saggio di Amedeo Quondam, Le cose (e le parole) del mondo, nel quale, in merito al capolavoro di Boccaccio e ad altri classici della letteratura italiana, [...] lo studioso scrive della mancanza di uno stru ...
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La fortuna pop del Decameron di Giovanni Boccaccio, in termini di ri-scritture e di re-invenzioni, iniziò piuttosto presto, se è vero, com’è vero, che una prima testimonianza del successo pop dell’opera [...] di Boccaccio, è ravvisabile già nel Trecentono ...
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Il Decameron è forse il classico italiano che vanta il maggior numero di “traduzioni interne” o endo-linguistiche – tra le più note quelle di Piero Chiara (1984), Bianca Pitzorno (1991), Aldo Busi (1991), [...] – senza contare quelle inter-linguistiche e ...
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Il Decameron è forse il classico italiano che vanta il maggior numero di “traduzioni interne” o endo-linguistiche – tra le più note quelle di Piero Chiara (1984), Bianca Pitzorno (1991), Aldo Busi (1991), [...] – senza contare quelle inter-linguistiche e ...
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di Mirko Tavosanis* La fortuna di Dante, Petrarca e Boccaccio in rete rispecchia, non sorprendentemente, la loro popolarità attuale. Su Dante c’è moltissimo. C’è invece poco su Petrarca e piuttosto poco [...] anche su Boccaccio, nonostante il Decameron sia ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione e di dieci giornate (in greco δέκα ἡμέραι),...
Personaggio letterario del Decameron di G. Boccaccio, protagonista della settima novella della prima giornata. Narra a Can Grande della Scala la novella su Primasso.