PETTINATURA (dal lat. pecto "pettino"; fr. coiffure; sp. peinadura; ted. Haartracht; ingl. hair dressing)
George MONTANDON
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Lo studio della pettinatura può essere diviso [...] , II, Parigi 1893, pp. 248-253; F. Gregorovius, Lucrezia Borgia, Firenze 1885, p. 231; C. Merkel, Come vestivano gli uomini del Decamerone, Roma 1898, p. 68 segg.; A. Luzio e R. Renier, Il lusso d'Isabella d'Este, in Nuova Antologia, 1896, p. 226 ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] speri, versione ampliata di una precedente commedia variamente indicata con il titolo de Il Falcone o Fiammetta (tratta dal Decamerone di Boccaccio, V, 9ª) che dopo la prima rappresentazione avvenuta nel 1637 con musica del Mazzocchi fu ampliata ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] della realtà e giustificare il suo vanto di aver superato lo stile del Boccaccio in ciò, che il grande autore del Decamerone dava dipinture artistiche, ma lui la vita stessa, calda e fremente». E, dopo un esempio significativo di stile, dove anche si ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] retorico), in cui si muoverà, per lunghi secoli, la storia della letteratura italiana. E in un'ottica così conflittuale il Decamerone (cap. IX) appare come "l'apoteosi dell'ingegno e della dottrina" in dimensione laica, ma anche come espressione di ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] popolo di parlanti, la diffusione della lingua fu dovuta per molta parte alla Commedia di Dante, al Canzoniere del Petrarca, al Decameron del Boccaccio, presi a modello di lingua da parte dei letterati toscani e non toscani, e sminuzzati in lemmi da ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] , Delle meteore, Dell'astronomia, Di Dio e della provvidenza), assemblati, a mo' di "giornate" d'un garrulo Decamerone filosofico-scientifico, dalla incorniciante ambientazione nella villa Dolfin sul Brenta (la stessa, dunque, della coeva Arcadia in ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] vocem;Id., La fortuna in Francia del "Liber Catulli Veronensà", Verona 1978, ad vocem;M. Pozzi, V. Borghini e la lingua del "Decameron", in Studi sul Boccaccio, VII (1973), p. 295; G. Auzzas, I codd. aut., ibid., pp. 3-5; Diz.... della lett. it., a ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] due livelli – fonomorfologico e sintattico – è stato offerto da Alfredo Stussi, in un suo profilo della lingua del Decamerone (20052). Ai tratti fono-morfologici è dedicata una decina di pagine (Stussi definisce il suo panorama «parziale e sommario ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] . 45 s., LXXII; e L. Zdekauer, in Arch. stor. italiano, s. 5, II [1892], pp. 332 ss.), si ricordi che le Annotazioni al Decameròn furono rist. in aggiunta all'ed. di Milano, Tip. Class. Ital., 1803 e poi più volte, e che i postumi Discorsi raccolti e ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] mondo degli studi finì per essere il saggio Di alcuni giudizi di F. De Sanctis ed altri concernenti il Decamerone, apparso postumo nel 1913 nel numero speciale della Miscellanea storica della Valdelsa dedicato al Boccaccio, lucida testimonianza, tra ...
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purita
purità s. f. [dal lat. tardo purĭtas -atis, der. di purus «puro»]. – Lo stesso che purezza, ma quasi esclusivam. in senso fig., come condizione spirituale di innocenza, di candore, di assenza di tendenze colpevoli e di desiderî non...
prosare
proṡare v. intr. [der. di prosa] (aus. avere), raro. – Scrivere in prosa: tutti coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua (Varchi); ant., parlare, conversare con un certo compiacimento: i novellatori del ‘Decamerone’,...