Francia
Simonetta Saffiotti Bernardi
Remo Ceserani
(Franza). – La presenza della F. nell'opera e nel mondo di D. è molto frequente, sia direttamente, con citazioni specifiche, sia attraverso i riferimenti [...] , nella storia della fortuna francese di D.) risale anche una seconda traduzione, questa volta del Paradiso, in terzine di decasillabi, compiuta da François Bergaigne, segretario dal 1521 al 1524 dei delfini di F., della quale sono giunti sino a ...
Leggi Tutto
TURRISI COLONNA, Giuseppina
Gabriele Scalessa
– Nacque a Palermo il 2 aprile 1822 dal barone Mauro Turrisi e da Rosalia Colonna Romano, dei duchi di Cesarò.
Ebbe una sorella, Annetta (in seguito pittrice), [...] sorella Annetta con Pietro Settimo, principe di Fitalia, e vide inserite due sue poesie, Giuditta (in strofe di decasillabi manzoniani) e Alle donne siciliane (una canzone in endecasillabi e settenari), nel secondo volume del Parnaso italiano, che ...
Leggi Tutto
TALAMINI, Natale
Gabriele Scalessa
– Nacque a Pescul, frazione di Selva di Cadore, il 25 dicembre 1808 da Bernardo e da Bortola Pampanini. Ebbe nove tra fratelli e sorelle, fra cui Antonio, futuro scultore, [...] l’edificazione di chiese.
Alla dichiarazione di guerra all’Austria (20 giugno 1866), elaborò un inno in versi decasillabi e dodecasillabi. Al successivo abbandono del Cadore da parte delle autorità austriache, pronunciò il discorso Il brindisi, in ...
Leggi Tutto
Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] a uno stile alto e linguisticamente sostenuto sono i cori: nel Carmagnola, la condanna della guerra fratricida, in strofe di martellanti decasillabi («S’ode a destra uno squillo di tromba»); nell’Adelchi, il coro del III atto, in strofe di cantabili ...
Leggi Tutto
BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] influenza sulla letteratura europea. Fu tradotta in francese da Calvi de La Fontaine nel 1556 e successivamente in versi decasillabi da Gilbert Damalis nel 1558. In Germania non appare di minore importanza il fatto che Jacob Wimpheling e Sebastian ...
Leggi Tutto
CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] che la compongono, costruite con fronte (AB, AB, AB) e sirima (CD, CD). I versi sono in maggioranza decasillabi, a ritmo anapestico, mentre gli ipermetri endecasillabi si avvalgono quasi tutti dell'anacrusi. Non mancano però altri elementi formali ...
Leggi Tutto
Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] del planctus ritmico per la caduta di Damietta in mani musulmane nell'estate del 1221 (venticinque strofe di quattro decasillabi giambici); un carme in esametri leonini fa satira sulle tendenze guerresche di alcuni abati cassinesi; uno in quattro ...
Leggi Tutto
canzoni di gesta
Antonio Viscardi
. Gli studiosi unanimemente ritengono che D. abbia conosciuto le canzoni di gesta francesi, e in particolare la maggiore e la più divulgata di esse, la Chanson de Roland: [...] 'Eloquentia] uno studio attento del verso neolatino ed esalta l'endecasillabo come superbissimum carmen scambiasse le lasse di decasillabi francesi delle chansons come prosa ritmata ". Non prosa dunque, ma poesia, per l'Alighieri, sono le canzoni di ...
Leggi Tutto
LAMPUGNANI, Giovanni Battista
Antonio Rostagno
Non si hanno documenti circa la nascita, correntemente datata 1708 a Milano, né notizie certe sulla famiglia; forse il padre Virgilio fu compositore. La [...] duetto fra Lena e Ciappo ("Dammi, o cara, un dolce amplesso") che Goldoni divide in due sezioni di ottonari e decasillabi, ma il L. suddivide ulteriormente in quattro segmenti, ognuno con metro e agogica diversi. Questa scena contiene l'agnizione, il ...
Leggi Tutto
FAGGI (de Faggis, Faggio), Angelo, detto il Sangrino
Floriana Calitti
Nacque nel 1500, a Castel di Sangro (Aquila), da cui il soprannome il Sangrino, con il quale spesso lo troviamo nominato nelle fonti [...] Kristeller, Iter Italicum, I, pp. 393 ss.; II, pp. 241, 339, 415), figurano vite di santi, versi in lode di Carlo V, decasillabi a Francesco I per convincerlo a non allearsi con i Turchi e le descrizioni del martirio di alcune sante, come s. Giustina ...
Leggi Tutto
decasillabo
decasìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo decasyllăbus, gr. δεκασύλλαβος, comp. di δέκα «dieci» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso composto di dieci sillabe (o, più propriam., di dieci «posizioni metriche»: v. endecasillabo); nella metrica...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...