RULLO, Publio Servilio (P. Servilius Rullus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Noto come il tribuno della plebe che nel 63 a. C., l'anno del consolato di Cicerone, fece una proposta di legge agraria, a cui Cicerone [...] a una situazione di fatto rivoluzionaria. Basta dire che i veterani di Pompeo, per avere terre, avrebbero dovuto dipendere dai decemviri. È quindi verosimile che dietro R. stesse o Crasso o Cesare: più verosimile quest'ultimo. Il proponente e i suoi ...
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GENUCIA, GENTE
Giuseppe CARDINALI
. Stirpe plebea romana, cui la tradizione assegna una parte notevole nelle lotte tra il patriziato e la plebe: un T. Genucio è tribuno della plebe nel 476 a. C., un [...] Genucio (Augurino) eletto console per il 451 a. C. insieme con Appio Claudio, che sarebbe poi passato in testa al primo decemvirato, e un M. Genucio (Augurino) console nel 445 a. C., che, secondo alcuni, avrebbe combattuto la rogazione del tribuno C ...
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ALBERTI, Giovan Giorgio
Armando Sapori
Nacque a Firenze da Braccio Andrea il 15 sett. 1712. Abbracciato lo stato ecclesiastico, studiò a Pisa scienze e diritto canonico e si addottorò poi a Firenze [...] fiorentino" potrebbe facilmente attribuirsi a lui) e compose egli stesso, con intenti moraleggianti, tre "tragici drammi",il Decemvirato, il Maometto IV e Gli Americani.
Quest'ultimo, apparso anonimo a Firenze nel 1768, si distacca dagli altri ...
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PAIS, Ettore
Leandro Polverini
PAIS, Ettore. – Nacque a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) il 27 luglio 1856 da Michele, «verificatore delle contribuzioni», e Carolina Tranchero. Il padre apparteneva a una [...] degli studi.
I titoli dei due tomi (Critica della tradizione sino alla caduta del decemvirato, Critica della tradizione dalla caduta del decemvirato all’intervento di Pirro) ne dichiaravano la natura di «introduzione ad una vera storia politica ...
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GENTI
Giuseppe Cardinali
. In Grecia. - La parola γένος dalla radice γεν, donde anche γίγνομαι, γονεύς, ecc., racchiude l'idea di generazione, e significa l'insieme di persone nate da un antenato comune, [...] ha, stando alle 12 tavole, sul suo patrimonio, presuppone in ogni caso più secoli di proprietà fondiaria privata prima del decemvirato. Col che non si vuole escludere che presso i Romani, o piuttosto presso gl'Italici, abbia dominato in origine il ...
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Cuoco, Vincenzo
Antonino De Francesco
Nato a Civitacampomarano nel 1770 e morto a Napoli nel 1823, C. apparve sulla scena culturale italiana nel 1801, quando pubblicò a Milano il Saggio storico sulla [...] di fare appello al popolo benché le leggi glielo consentissero. E sempre in tema di Rivoluzione francese, la lettura del decemvirato nei Discorsi veniva utile a C. per esprimere il proprio giudizio su Robespierre attraverso l’analogia con il già ...
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Antichità. - Origine del consolato. La tradizione romana racconta che, cacciati i re, i loro poteri passarono nelle mani di due sommi magistrati eletti annualmente, di guisa che la loro potestà non fu [...] tutte le volte che la nomina dei consoli fu sospesa per dar luogo alla creazione di una magistratura straordinaria (quali il decemvirato e la dittatura di Cesare) l'eponimia passò ad essa. Durante l'Impero, quando si presero a nominare per lo stesso ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] del sacerdozio romano, alla codificazione delle leggi, cui provvide nel 451 un collegio di 10 magistrati patrizi (decemviri) e l’anno successivo un decemvirato misto, con 5 membri plebei. Frutto del lavoro furono 12 tavole di bronzo nelle quali erano ...
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ordini e leggi
Raffaele Ruggiero
Il problema della costituzione è un nodo fondamentale nella riflessione politica machiavelliana. Il ‘principe nuovo’ di M. è un principe-legislatore, capace di innovare [...] , due aspetti della dialettica ordinamentale: la funzione di una magistratura straordinaria deputata a riformare la costituzione (alla storia del decemvirato e alle leggi delle XII tavole M. riserva un dettagliato excursus in Discorsi I xi-xiv), e le ...
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Atene
Giorgio Scichilone
Nel Principe (capp. vi e xxvi) M. ricorda la fondazione di A. per opera di Teseo, accostato a Mosè, Ciro, Romolo tra gli uomini «rari e maravigliosi», e dedica anche un cenno [...] una delegazione ad A. per trarre copia delle leggi di Solone: ma da quell’iniziativa nacquero solo disordini per Roma, col Decemvirato e la tirannide appiana. Della saggezza di Solone è comunque testimonianza, in Discorsi II x 14, il detto che «la ...
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decemviro
decèmviro 〈-ènv-〉 (o decènviro) s. m. [dal lat. decemvir -vĭri, comp. di decem «dieci» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei membri delle magistrature collegiali composte di dieci uomini, istituite in Roma antica con funzioni varie.