Nell’antica Roma, collegi di 10 membri, distinti secondo le loro particolari funzioni: d. litibus iudicandis, collegio di giudici, scelti dapprima di anno in anno dal pretore, poi eletti dai comizi tributi, la cui competenza riguardava soprattutto i processi di libertà; d. agris dandis adsignandis e coloniae deducendae, commissioni che avevano il compito di assegnare le terre pubbliche ai privati, ...
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Appio Claudio e il decemvirato romano
Paul van Heck
Per la turbinosa e complessa vicenda di Appio Claudio e dei decemviri legibus scribundis, situabile secondo la tradizione intorno al 450 a.C., le [...] vicende, il senato manda infine Valerio e Orazio a parlare alla plebe, per ristabilire l’ordine e anche per proteggere i decemviri.
La plebe chiede il ripristino della potestà tribunizia e del diritto di appello al popolo, e l’impunità per la rivolta ...
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Nipote di P. Valerio Publicola il console del 509, dopo aver avuto parte preponderante nella caduta dei decemviri, nominato console (449 a. C.) avrebbe, secondo la tradizione, combattuto con molte leggi [...] (dette Valeriae-Horatiae) il prepotere dei nobili, rendendo i plebisciti obbligatorî per tutti e dichiarando inviolabili i tribuni della plebe. Nello stesso anno sconfisse duramente gli Equi ...
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Console nel 471 e nel 451 a. C.; indusse i patrizî ad accedere alle proposte plebee di riforme mediante la creazione d'un collegio di decemviri legibus scribundis, di cui fece parte nel 451 e nel 450; [...] prima amato dal popolo, poi odiato per le sue ambizioni tiranniche, fu ucciso o si uccise in prigionia. Alcuni elementi della tradizione che lo riguarda, tra cui l'episodio di Virginia, sono leggendarî ...
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VIRGINIA
Plinio Fraccaro
. Eroina di una famosa leggenda romana collegata con l'abolizione del decemvirato legislativo del sec. V a. C. e con la restaurazione della libertà plebea.
Al primo collegio [...] gli Equi e i Sabini. Le truppe occuparono l'Aventino e poi, seguite dal popolo, il Monte Sacro. Infine i decemviri cedettero, rinunciarono al potere e fu ristabilita l'antica costituzione, compresi i tribuni della plebe. Claudio si uccise prima del ...
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La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] poi da G. Cornewall Lewis e infine da E. Pais. L’indirizzo oggi prevalente tiene fede all’esistenza storica del decemvirato e ritiene che scopo di questa magistratura straordinaria sia stato quello di distruggere il dualismo fra patrizi e plebei e di ...
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Plebeo romano (sec. 5º a. C.), assertore dei diritti della plebe; i patrizî, per sbarazzarsene, lo avrebbero esposto a imprese disperate nella guerra contro gli Equi (455). Salvatosi ed eletto tribuno [...] della plebe, fece condannare il console Romilio. Sarebbe poi stato ucciso dai suoi stessi soldati per incarico dei decemviri, e il misfatto avrebbe affrettato la rivolta contro i decemviri stessi. Fu celebrato come l'Achille romano. ...
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Unico dei Fabî scampato alla strage del f. Cremera, essendo rimasto in Roma perché ancora fanciullo, continuò la stirpe. Fu console nel 467, 465, 459 a. C. e combatté con successo contro gli Equi. Nel [...] 450 fece parte del collegio dei decemviri legibus scribundis. ...
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Ne parla Eraclito (fr. 121 Diels) biasimando i suoi concittadini che, per principî democratici, non avrebbero voluto accettarne il governo, e l'avrebbero costretto a esulare. La tradizione aggiunge poi [...] che, venuto a Roma, E. avrebbe collaborato coi decemviri alla legislazione delle dodici tavole, e ne avrebbe ottenuto in compenso la dedica di una statua nel comizio. La tradizione doveva quindi trarre origine dalla notizia (risalente forse a Varrone ...
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Poeta (Civita Lavinia, od. Lanuvio, 1664 - Napoli 1725). Fu uno dei 14 fondatori dell'Arcadia; visse a Vienna, come poeta cesareo e storiografo, dal 1705 al 1714. Di lui si conoscono 18 drammi, quasi tutti [...] di soggetto romano, di scarso valore poetico, uno dei quali, La caduta dei decemviri (1697), fu musicato da A. Scarlatti. ...
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decemviro
decèmviro 〈-ènv-〉 (o decènviro) s. m. [dal lat. decemvir -vĭri, comp. di decem «dieci» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei membri delle magistrature collegiali composte di dieci uomini, istituite in Roma antica con funzioni varie.