Nell’antica Roma, collegi di 10 membri, distinti secondo le loro particolari funzioni: d. litibus iudicandis, collegio di giudici, scelti dapprima di anno in anno dal pretore, poi eletti dai comizi tributi, la cui competenza riguardava soprattutto i processi di libertà; d. agris dandis adsignandis e coloniae deducendae, commissioni che avevano il compito di assegnare le terre pubbliche ai privati, soprattutto in occasione della fondazione di colonie: cominciano a comparire nel 2° sec. a.C.; d. sacris faciundis, collegio sacerdotale di custodi degli oracoli sibillini (dal 367 a.C.); d. legibus scribundis et rei publicae constituendae, magistratura straordinaria che sarebbe stata nominata, secondo la tradizione, nel 451 a.C., composta di soli patrizi, per preparare 10 tavole di leggi; a questo collegio ne sarebbe successo nel 450 un secondo, nel quale alcuni posti sarebbero stati riservati ai plebei.