Nell’antica Roma, collegio di 20 membri; più precisamente, il complesso di alcuni collegi magistratuali inferiori, i quali dovevano essere necessariamente rivestiti da chi aspirava alla questura e quindi [...] politica. In tarda età repubblicana i v. erano 26 (vigintisexviri): i tresviri capitales, i tresviri monetales, i decemviri litibus iudicandis, i quattuorviri viis in urbe purgandis, i duoviri viis extra urbem purgandis, i quattuor praefecti Capuam ...
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SICCIO Dentato
Plinio Fraccaro
L. Siccius (alcune fonti meno bene Sicinius) Dentatus, il leggendario Achille romano. Egli era plebeo e assertore dei diritti della plebe e gl'invidiosi magistrati patrizî [...] . Ma i soldati inviati a seppellirlo dalle tracce della lotta intuirono la verità, e il misfatto accrebbe l'odio contro i decemviri, che esplose poco dopo nella rivolta.
Bibl.: F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II A, col. 2189; G. De Sanctis ...
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SINUESSA
Paolino Mingazzini
. Città antica, pochi chilometri a N. di Mondragone (provincia di Napoli), ai confini fra il Latium adiectum e la Campania, però ancora in territorio latino. I Romani vi [...] gli Aurunci, una colonia che sostituì in certo modo la distrutta Vescia. La colonia ebbe per magistrati supremi dei decemviri. Se la città preesistesse alla fondazione della colonia, è ignoto: alcune poche e povere tombe non sembrano risalire oltre ...
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VALERIO Potito, Lucio (L. Valerius P. f. P. n. Poplicola Potitus)
Alfredo Passerini
Console nel 449 a. C. Nipote del Publio cons. nel 509, la tradizione (ricchissima di particolari) lo presenta lealmente [...] . Nel 449, con M. Orazio Barbato, discendente dall'Orazio console nel 509, avrebbe avuto parte preponderante nella caduta dei decemviri, trattando anche, a nome del senato, con la plebe ritiratasi sull'Aventino. Nominato console, si riferisce che con ...
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Tribuno della plebe (462 a. C.), propose la creazione di una commissione di cinque plebei per la redazione di leggi miranti a disciplinare il potere dei consoli (lex Terentilia). La proposta cadde e fu [...] ripresa negli anni seguenti causando disordini, fino a che il senato non accolse la proposta della redazione delle leggi, tenendo però fermo che esse fossero scritte da patrizî; si giunse così (451) alla elezione dei decemviri. ...
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SUPPLICAZIONI (Supplicationes)
Giulio GIANNELLI
Si chiamavano così, in Roma antica, certe cerimonie sacre pubbliche che si celebravano per ordine dei consoli o del senato e con l'intervento di gran folla [...] era quello greco; e infatti esse venivano ordinariamente deliberate in seguito alla consultazione dei libri sibillini e dietro suggerimento dei decemviri sacris faciundis, ai quali veniva anche commessa la direzione della cerimonia. All'invito dei ...
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ORAZIO BARBATO, Marco (M. Horatus Barbatus)
Gaetano De Sanctis.
Console insieme con L. Valerio nel 449 l'anno dopo la caduta del decemvirato. La tradizione riferisce dell'opposizione che fece insieme [...] e Valerio siano stati i restauratori di quel regime aristocratico che la plebe aveva cercato d'abbattere con l'opera del decemvirato e che essa demolì poi a poco a poco a cominciare dagli anni immediatamente successivi. La tradizione parla inoltre di ...
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. Fu l'appellativo delle magistrature romane che ebbero per comune insegna la sella curūlis. Con l'espressione curules magistratus si designò l'insieme delle più alte magistrature dello stato a cominciare [...] a questi, tutti indistintamente i magistrati muniti di imperium furono curuli, e cioè il dittatore e il magister equitum, i decemviri e i tribuni consolari; questi ultimi sono detti curules magistratus da Livio (IV, 7, 7). L'edilità, che fu dapprima ...
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Dionigi di Alicarnasso
Gabriele Pedullà
Storico e retore greco (circa 60 - dopo il 7 a.C.), visse a Roma dal 30 a.C. Autore di trattati di retorica molto reputati nel Quattro e nel Cinquecento, D. compose [...] e delle Historiae di Polibio. Dell’opera di D. sono sopravvissuti solo i primi undici libri (fino alla tirannide dei decemviri), integrati dalla scoperta di ulteriori frammenti solo nel tardo 16° e nel 17° secolo.
Le Antiquitates erano conosciute e ...
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. Antica città al confine del Lazio verso la Sabina, tra Fidene ed Eretum, tanto che da Plutarco (Rom. 17, 1) è annoverata fra le città sabine. Dionigi d'Alicarnasso (II, 36, 53) e la Origo gentis Romanae [...] . È incerto se la crustunterina secessio, ricordata da Varrone (De l. lat., V, 81), si debba riferire alla caduta dei Decemviri o alla secessione della plebe sul Monte Sacro.
Bibl.: F. Cluverio, Italia Antiqua, Leida 1624, p. 658; A. Nibby, Analisi ...
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decemviro
decèmviro 〈-ènv-〉 (o decènviro) s. m. [dal lat. decemvir -vĭri, comp. di decem «dieci» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei membri delle magistrature collegiali composte di dieci uomini, istituite in Roma antica con funzioni varie.