geometria euclidea
geometria euclidea locuzione con la quale si intende in primo luogo la sistemazione su basi ipotetico-deduttive della geometria del piano e dello spazio operata da Euclide (sec. III [...] postulato di Euclide).
Le nozioni comuni (o assiomi), infine, esprimono principi generali, di natura logica, alla base del ragionamento deduttivo. Esse sono le seguenti:
a) cose uguali a una medesima sono uguali tra loro;
b) se a cose uguali si ...
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sistema formale
sistema formale apparato simbolico mediante il quale è possibile rappresentare formalmente i procedimenti logico-deduttivi delle dimostrazioni matematiche. Esempi di sistemi formali sono [...] di D. Hilbert e della sua scuola.
Un sistema formale si compone di un apparato linguistico e di un apparato deduttivo. L’apparato linguistico (formato da → alfabeto, → termini e → formule ben formate) determina il linguaggio del sistema formale. Tale ...
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MASCHERAMENTO (fr. sp. ted. ingl. camouflage)
Romeo MELLA
Filiberto DONDONA
Il mascheramento, considerato dal punto di vista militare, ha lo scopo di sottrarre quanto più possibile alla visibilità [...] importanza di tutti questi elementi che nel quadro della guerra, anche singolarmente, hanno, oltre il valore assoluto, un valore deduttivo.
Il mascheramento, se non riesce a impedire l'indagine aerea - oggi la più temibile - obbliga però il nemico a ...
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sintassi
Silvio Bozzi
Studio delle proprietà di linguaggi e teorie formalizzate visti, nella logica semantica, come sistemi per la costruzione, la classificazione e le trasformazioni di stringhe (o [...] la sua Logische Syntax der Sprache – di fondare un’analisi puramente combinatoria dei sistemi deduttivi visti come sistemi formali. Un sistema deduttivo è, infatti, dato da un alfabeto finitamente specificabile di segni base – ripartiti eventualmente ...
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Vailati
Vailati Giovanni (Crema, Cremona, 1863 - Roma 1909) matematico, filosofo e storico della scienza italiano. Laureatosi a Torino in ingegneria (al Politecnico, 1884) e in matematica (1888), nel [...] , del quale furono pubblicate le tre prolusioni: Importanza delle ricerche relative alla storia delle scienze (1896); Metodo deduttivo come strumento di ricerca (1897); Alcune osservazioni sulle questioni di parole nella storia della scienza e della ...
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Razionalità
Antonio Rainone
Claudio Sardoni
Filosofia
di Antonio Rainone
È quasi un luogo comune la constatazione che la r. e i problemi a essa connessi costituiscano temi eterni della ricerca filosofica. [...] si è discusso di r. dal punto di vista filosofico.
Razionalità logico-cognitiva: il requisito della coerenza e la chiusura deduttiva
Un importante contributo alla definizione della r. logico-cognitiva era stato dato da W.V.O. Quine nel celebre Word ...
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enunciato
enunciato [Der. del part. pass. enuntiatus del lat. enuntiare, comp. di ex "fuori" e nuntiare "annunciare" e quindi "annunciare pubblicamente, esternare"] [FAF] [ALG] Secondo la definizione [...] ◆ [FAF] E. protocollari: v. epistemologia: II 436 a. ◆ [ALG] Calcolo degli e., o delle proposizioni: nella logica matematica, sistema deduttivo (costituito da un linguaggio, da un insieme di assiomi e da regole di derivazione) che, oltre ai simb. dei ...
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Linguista, nato a Genova il 19 luglio 1897. Nominato professore incaricato a Firenze nel 1924, è dal 1927 titolare di glottologia, prima a Cagliari, poi a Padova e Firenze. Ha curato la pubblicazione, [...] 1931; Storia della lingua di Roma, Bologna 1940, 2a ed. 1944), nonché l'interpretazione di testi antichi, fatta con metodo deduttivo (Tabulae Iguvinae, Roma 1937, ed. ital. abbreviata, 1948). A questa attività volta al passato si appaia, specie negli ...
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Economista e uomo politico (Frascati 1857 - Milano 1924), figlio di Diomede. Rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca, nella sua prosa, economica e politica, breve, nuda, tagliente, [...] pura (1889, 3a ed., 1931), che, sulla base della premessa edonistica e attraverso una magistrale attuazione del metodo deduttivo, espongono organicamente il problema del valore, conciliando con sintesi geniale gli apporti di H. Gossen, K. Menger e ...
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Logico e filosofo polacco (Serpuchov, Mosca, 1886 - Varsavia 1939), dal 1919 prof. di filosofia della matematica all'univ. di Varsavia. Allievo di K. Twardowski, fu (con A. Tarski e J. Łukasiewicz) tra [...] distinzione L. fondò una teoria delle relazioni parti-tutto ("mereologia") che successivamente elaborò in un sistema assiomatico deduttivo entro cui poter esprimere il calcolo proposizionale e il calcolo delle classi. Tra le opere: O podstawach ...
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deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...